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Il nuovo noir di Gaudenzio Schillaci fa parlare i pappagallini

01/10/2021 01:01

Admin

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Il nuovo noir di Gaudenzio Schillaci fa parlare i pappagallini

ConsiglLIBRO Ottobre 2021 - A cura di Federica Duello

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Gaudenzio Schillaci

 

 

Frasi sporche da insegnare ai pappagallini

 

 

Alter Erebus

 

 

ConsigLIBRO del mese

Le recensioni in LIBRIrtà


A cura di Federica Duello

 

In una Bologna che mostra i pesanti postumi di una pandemia che seppur oltrepassata, lascia i suoi segni evidenti sull’indifferenza dilagante, anche il carattere di Vinicio ha dissipato quella poca umanità che gli rimaneva ancora in corpo; arido e disilluso, conduce una vita che da tempo gli sta stretta come la routine quotidiana a cui deve sottostare: quella di professore liceale, a cui rimedia accompagnandosi a carne giovane e di prima scelta. Con le sue partner passate aveva provato a stanare la sua cupidigia, la sua sete di possesso e rivendicazione riversata sull’atto sessuale ma con Sveva era diverso: lei, ancora minorenne, era il punto nevralgico dei suoi vizi e delle sue virtù (che spesso coincidevano) ringiovanite e per questo riscoperte, ancora in grado di vivere soltanto grazie a lei, e per questo doveva lasciarla; per non farle patire il Vinicio che avevano sofferto tutte le altre… Se non fosse stata una delle sue studentesse all’istituto in cui insegnava, avrebbe potuto pure rivelarsi una relazione vincente. Non passa molto tempo dalla rottura dei due alla scoperta di foto compromettenti che rischierebbero di far scoppiare lo scandalo all’interno della scuola e rovinare la vita di Vicinio: quale occasione migliore per convincere lo stesso direttore dell’istituto a farsi licenziare prima che la miccia si accenda per liberarsi di una vita ordinaria e asettica?

 

La sparizione della ragazza richiamerà l’ispettore Andrea Fago e l’agente Sala a investigare sui fatti successi effettuando una fine autopsia della relazione tra i due, curiosità che vanno oltre la ragazza e una storpiata sensazione di familiarità con Vinicio mentre quest’ultimo aprirà il ventaglio della sua personalità a un numero imprecisato di donne talmente diverse tra loro da dare la sensazione di fungere da riscontro al suo essere complesso: Marilù, Sveva, Roberta, Sefora. Piccole pietre miliari che segnano un unico tragitto verso il centro della femminilità organica di ogni donna con l’intento di colpirle nelle loro speranze più intime: la scoperta dell’intimità morale e psicologica, oltre che quella fisica; una speranza a cui tutti, indistintamente, sia uomini che donne, miriamo, e di cui ognuno prova a liberarsi a proprio modo.

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Gaudenzio Schillaci con il suo "Frasi sporche da insegnare ai pappagallini” edito da Alter Erebus, elabora un noir dagli aspetti sospettosamente quotidiani adornati da indifferenza moderna giocando tra l’ambiente aperto, solidale e rivoluzionario di Bologna del post pandemia e la difficile situazione politico-economica italiana contemporanea corredata di riflessioni ed excursus storici; in quest’operazione, Schillaci sembra volerci far riflettere sul motore da cui tutto è stato scaturito e ne sarà trainato, simbolo di un Paese carico di problemi che, esattamente come Vinicio, non è stato in grado di scrollarsi di dosso i soliti, dannatissimi, vizi perpetrati negli anni e che costituiscono ormai abitudine di un popolo e di una mentalità.

In questa duplice visione della storia che porta il lettore a esplorare l’attinenza dello scritto con la realtà da cui è circondato, lo stile sincero, schietto (a volte fin troppo ma glielo si perdona) dello Schillaci ci pone davanti a uno specchio che riflette i pro, i contro e le piccolezze della società moderna con un andamento narratologico fluido, rilassato come il rapporto del suo protagonista con le donne e con la vita, dopotutto: sarà soltanto verso la fine che i due elementi si scontreranno visibilmente, probabilmente nell’intento di aiutarci ad ampliare la visibilità di una mente finemente criptica.


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L'autore

Gaudenzio Schillaci è nato nel 1990 a Catania. Vive e lavora a Bologna. Appassionato di letteratura, di musica e di cinema, ha collaborato per anni con lo scrittore Alberto Minnella. La felicità si racconta sempre male è il suo romanzo di esordio.

 

Il libro

Titolo: Frasi sporche da insegnare ai pappagallini

Editore: Alter Erebus

Pagg.: 382

Prezzo: € 14,90

Voto: 7

La regina dell'anno è Michela Tanfoglio

29/09/2021 01:01

Admin

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La regina dell'anno è Michela Tanfoglio

Il premio editor dell'anno per la prima volta se lo aggiudica una donna: Michela Tanfoglio di EditReal

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"Michela Tanfoglio è la prima donna a ricevere il premio. Lè è stato consegnato l'11 settembre 2021 a Cattolica, nel Teatro della Regina, a conclusione della kermesse letteraria (giunta alla tredicesima edizione) che nell'elenco dei partecipanti annovera i nomi di giornalisti come Sergio Zavoli e Roberto Gervaso, registi come Pupi Avati e Leandro Castellani e tra i musicisti Vince Tempera e Cristiano Malgioglio. La rassegna prevede riconoscimenti anche per i professionisti del mondo dell'editoria, figure magari più defilate ma non meno importanti. La professionista, che non si era nemmeno iscritta al Premio, è stata scelta dalla giuria per le straordinarie capacità dimostrate nella difficile professione di editor, con centinaia di opere di successo che grazie alle sue indiscusse abilità hanno potuto vedere la luce, regalando indescrivibili emozioni". (Repubblica Torino)

 

 

 

Le news

Le interviste


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A cura di Salvatore Massimo Fazio

 

Michela Tanfoglio nel 2016 fonda EditReal, agenzia di servizi per l'editoria. Bresciana, d'adozione piemontese, ha subito legato il proprio nome al nostro blog e al Primo Festival del libro e della letteratura - Etnabook. Ogni anno, da tre anni, ha sponsorizzato quest'ultimo con i premi agli autori. Giorni fa è stata nominata miglior editor dell'anno. Un'intervista su Repubblica ne ha dato ampia visibilità. Per noi, partnership Cherrypress, ecco cosa ci racconta.

 

Miglior editor italiana del 2021. Congratulazioni. Come ci si sente?

Un po' spaesata. Il mio è un lavoro dietro le quinte e quando mi è arrivata la comunicazione e la motivazione, soprattutto, mi sono sentita sciogliere come un Kinder al sole. È stata una grande emozione, lo devo ammettere.

 

Lei è il CEO & Founder dell'agenzia letteraria EditReal. Quando e perché nasce?

Editreal nasce nel 2016; dopo anni di gavetta, una sera ho deciso che il giorno dopo avrei aperto un'agenzia e la mattina seguente l'ho fatto. Sono stata molto fortunata: forse avevo lavorato bene durante la mia genesi, ma ho avuto subito un portfolio autori più che fornito… da lì è stato un crescendo giorno dopo giorno. A oggi contiamo moltissimi autori, case editrici e collaborazioni prestigiose, non ultima quella con Stas Gawronski e la scuola di scrittura Writers Studio.

Qual è l'obiettivo che si pone la sua agenzia?

Scovare capolavori, formare autori e diventare la più forte agenzia italiana ed europea. Lavoriamo per questo. Se devo essere onesta, lavoro solo per obiettivi: volevo un determinato percorso di vita e l'ho raggiunto; volevo un'agenzia che funzionasse e l'ho creata; volevo diventare il miglior editor del mondo e… per quello c'è tempo. (Ride!) 

 

Come si diventa editor?

Dopo aver letto almeno un migliaio di libri, aver concluso a pieni voti una decina di corsi e aver agito e lavorato su almeno trecento, quattrocento testi. Poi, basta continuare così. Mille libri non sono poi così tanti e bisogna continuare a formarsi. Ogni giorno, cerco di battere tutti i miei record. L'altra sera sono arrivata a rivedere (il testo era buono, lo ammetto) trentacinque cartelle in un'ora. In prossima lettura, vedremo cosa ho combinato, ma confido nelle mie capacità e nel mio lavoro certosino. 

 

Quali sono, secondo lei, le 3 qualità di un bravo editor?

Conoscere il proprio lavoro, aver letto abbastanza per comprendere come migliorare l'opera ed essere il più possibile rispettosi nei confronti del testo. Mai stravolgere le opere.

 

Come riconosce un buon libro? 

Potrei impiegare una decina di ore per rispondere, ma per essere brevi direi da molti fattori, i cosiddetti "parametri positivi". Ci sono libri e libri, ma un'opera che risulta corretta nello stile, nelle forme, nella struttura e che offre una trama non scontata, può essere definita buona. 

 

Come scegli le storie da editare?

Dipende anche qui da molti fattori. L'agenzia offre editing a chiunque, ma talvolta, se le criticità superano la qualità del testo, evito di prendere in carico l'opera. Non chiederei mai determinate cifre per un lavoro mediocre, ho la mia etica da seguire. 

 

Che idea ha del panorama letterario italiano?

Ho più idee. Ci sono scrittori in Italia che ogni volta che leggo un loro libro non riesco più a staccarmene tanto da impararlo quasi tutto a memoria, altri che non mi emozionano. L'editoria è un settore dove le persone pretendono molto e alla fine i libri non vendono abbastanza. Si lamentano un po' tutti, dagli autori agli editori, ma probabilmente è il panorama italiano a essere cambiato negli ultimi vent'anni e noi dobbiamo cercare di adeguarci. Cambiare la rotta non servirebbe a nulla. 

 

Cosa legge un editor come Michela Tanfoglio, nel tempo libero, per staccare la spina e rilassarsi?

Michela smette di leggere per lavoro e attacca a leggere per piacere. Diciamo che preferisco la saggistica, ma leggo anche tanti romanzi e rileggo spesso i classici della letteratura mondiale. Il romanzo che ho amato di più quest'anno per lo stile altissimo dello scrittore, è "Loro" di Roberto Cotroneo, edito da Neri Pozza. Come saggio, invece, la storia della Disney, opera sorprendente. Ultimamente sono rimasta a bocca aperta con "Renoir", una silloge scritta da Massimo Laganà e pubblicata da Morellini Editore: questa non è una raccolta di racconti, ma il dipinto di un'epoca. Magnifico.

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Il lockdown è stata un’esperienza traumatica per tutti. Come l'ha vissuto?

L'ho vissuto benissimo. Ho triplicato il lavoro, ho approfittato del blocco totale e ho letto tantissimo. Un periodo drammatico per ciò che accadeva intorno a noi, ma altamente formativo e di grande ispirazione.

 

Prossimi impegni?

Bella domanda: da dove inizio? Allora, ci saranno grandi novità a partire dal 2022! Per ora abbiamo trattative televisive e cinematografiche in corso, ma non solo… Ci saranno due grandi Festival… più di così, però, non posso esprimermi. Di certo, credo che per quaranta o cinquant'anni continuerò a fare questo mestiere: ne riparleremo presto, dunque! (Ride!)

'Tre piani' di Nanni Moretti - Non solo libri a cura di Marco Iacona

28/09/2021 01:01

Admin

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'Tre piani' di Nanni Moretti - Non solo libri a cura di Marco Iacona

Non solo libri - A cura di Marco Iacona

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Nanni Moretti

 

 

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