All rights reserved

Letto, riletto, recensito!

faziomassimomonade@yahoo.it
letto-riletto-recensito-manchette
image-832

facebook
twitter
gplus
youtube
instagram

Seguici nei nostri social

Raffaele Gatta - "Uomo libero" - Nulla Die

29/02/2024 00:01

Admin

Recensioni, home,

Raffaele Gatta - "Uomo libero" - Nulla Die

L'angolo della poesia - A cura di Rita Bompadre

screenshot-2024-02-26-alle-18.42.10.png

Raffaele Gatta

 

Uomo libero

 

Nulla Die 

 

L'angolo della poesia


A cura di Rita Bompadre - Centro di Lettura “Arturo Patti”

 

    “Povera Italia ridotta a colonia, di disoccupazione fabbrica/Crociera turistica condotta da ruffiani/Non più patria di virtù, ma di prostituzione mediatica”. L'esplicita intestazione appartiene all'opera “Uomo libero” di Raffaele Gatta (Nulla Die Edizioni, 2023 pp. 86 € 13.00) con la prefazione di Diego Fusaro. Il libro affronta il declino della coscienza e l'inesorabile decadenza della società, immersa nella sorda e asettica superficialità, muove il sentimento della solitudine, argomenta i voraci e crudeli condizionamenti nelle scelte, riduce la struttura morale a una consapevole e disincantata intangibilità della libertà. 

 

    Raffaele Gatta pone al centro della sua ricerca poetica il destino dell'uomo in relazione alla sua indipendente capacità di riflettere intorno alle opinioni e al contesto sociale e politico della vita, afferma la responsabilità della verità come la lineare conseguenza dell'equilibrio dell'intelligenza, alimenta la conquista culturale e la conoscenza dell'animo umano contro il subdolo e insidioso vincolo dell'imperativo di ogni principio carismatico. I testi di Raffaele Gatta aggirano la cinica illusione dei valori e delle ideologie, dimostrano la critica efficace per difendere l'impegno politico e la meditazione dell'attualità storica, commentano l'isolamento dell'uomo in relazione alla possibilità di comprendere dialetticamente le correnti contrastanti della personalità, fondono il concetto fragile e instabile dell'uguaglianza con l'esempio dell'ambiguità democratica, legittimano il sentimento collettivo di ogni educativa rivendicazione. 

 

    Il poeta conferma il desiderio di regolare attraverso le leggi dell'intelletto la percezione della realtà, nella sua immediatezza esegetica, insegue la ragione attiva di ogni divenire, propone la concezione del mondo osservando la corrispondenza di una fenomenologia che raggiunge l'universalità nell'intuizione dell'essenza. Esamina la sensazione disgregante e timorosa del carattere dell'uomo, l'espressione speculativa dell'identità, la disarmante alienazione, il tradimento di ogni artificiosa necessità che trasfigura l'anima dell'uomo in mercanzia. 

 

    “Uomo libero” illumina la dottrina del pensiero, risponde puntualmente all'accostamento contemporaneo introspettivo delle suggestioni ingannevoli, rispecchia compiutamente la finalità matura delle riflessioni nel percorso esistenziale e intellettuale, identifica la consapevolezza della perdita dell'umanità con l'oscurità compromessa del comportamento pubblico. Raffaele Gatta ascolta la persuasione occulta del silenzio, assiste al disorientamento delle voci, sentenzia la nullità in ogni sistema di devastazione etica nel distacco imperturbabile dell'universo politico, distingue la scrittura interpretativa della coscienza naturale e l'intento di estendere la volontà del cambiamento nella consistenza sensibile della parola, l'impegno del linguaggio nella riflessione filosofica. Accoglie la sottile e acuta tonalità del presentimento attraverso il passaggio di un malessere invisibile ma evidente nella fibra ontologica dei versi, spiega la rappresentanza del consenso, traghettando tra ragione e suggestione, il materialismo spirituale. Decifra la morente e sconcertante condizione dell'individualità come deriva nichilista sull'instabilità, riconosce il depistaggio delle false solidarietà, insegue la direzione illuminante dell'equilibrio nella trascendenza poetica dell'essere. 

 

    Il poeta conferma il desiderio di regolare attraverso le leggi dell'intelletto la percezione della realtà, nella sua immediatezza esegetica, insegue la ragione attiva di ogni divenire, propone la concezione del mondo osservando la corrispondenza di una fenomenologia che raggiunge l'universalità nell'intuizione dell'essenza. 

0.jpeg

    Esamina la sensazione disgregante e timorosa del carattere dell'uomo, l'espressione speculativa dell'identità, la disarmante alienazione, il tradimento di ogni artificiosa necessità che trasfigura l'anima dell'uomo in mercanzia. 

 

    “Uomo libero” illumina la dottrina del pensiero, risponde puntualmente all'accostamento contemporaneo introspettivo delle suggestioni ingannevoli, rispecchia compiutamente la finalità matura delle riflessioni nel percorso esistenziale e intellettuale, identifica la consapevolezza della perdita dell'umanità con l'oscurità compromessa del comportamento pubblico. 

 

    Raffaele Gatta ascolta la persuasione occulta del silenzio, assiste al disorientamento delle voci, sentenzia la nullità in ogni sistema di devastazione etica nel distacco imperturbabile dell'universo politico, distingue la scrittura interpretativa della coscienza naturale e l'intento di estendere la volontà del cambiamento nella consistenza sensibile della parola, l'impegno del linguaggio nella riflessione filosofica. Accoglie la sottile e acuta tonalità del presentimento attraverso il passaggio di un malessere invisibile ma evidente nella fibra ontologica dei versi, spiega la rappresentanza del consenso, traghettando tra ragione e suggestione, il materialismo spirituale. 

 

    Decifra la morente e sconcertante condizione dell'individualità come deriva nichilista sull'instabilità, riconosce il depistaggio delle false solidarietà, insegue la direzione illuminante dell'equilibrio nella trascendenza poetica dell'essere.


Testi scelti

 

Nel reale pensiero
Ogni cosa che va alla deriva
è sempre un qualcosa che rinasce
Trovi reale ogni tuo pensiero
ma in esso tu racchiudi il mondo
Non ha più senso fermarsi di fronte a sé
--------------------------

Non ancora
Non è ancora persa la luce
tra le case, tra le strade bianche
Questa antica devozione
che fa del mondo un arido teatro
una rivista per abbonati
una sala d'attesa
-------------------

La mia civiltà
Come schiavi, come uccelli uccisi in volo
come piccoli angoli di luce nel buio
come sogni ad occhi aperti
Tutto questo mondo non l'ho scelto io
La mia civiltà non è mia

-----------------------------

Sotto la luce solare
Non siamo consapevoli di niente
Rinchiusi qui o fuori sotto la luce solare
Scavalchiamo staccionate e corriamo
su spiagge deserte credendo nel presente
----------------------------

Sez. a
Questo mondo diviso da poche parole
dialettiche trasversali e di una logica politica
che ha del reale solo l'eleganza dei loro abiti.
-----------------------------------

Immatricolare la coscienza
in un arido mattino bianco
che sovviene una naturale
sentenza di calore; luce o fuoco
Non ha della strada in piana
il sentimento reale distante
da ogni parametro mediatico,
politico, culturale, ma cammina
Cammina nell'astrattezza morale;
Diretto alla lucida follia
un giorno come altri, feriale
invernale: prossimo a te
---------------------------------
Ma se hai fretta di nutrirti,
l'anima sottrae anche la parte
più nobile. Gramsci e Lukács
nei sentieri dell'ortodossia
risolvono il morente occidente
in una volontà di ristabilire l'ordine.
Sopra la Parola non data per la morte
puoi trovarne nella storia già
la soluzione, ma tu, uomo libero,
sei ridotto a volontà di zucchero

È morto Ubaldo Ferrini... l'amico per antonomasia autore de "La radio libera la radio prigioniera"

22/02/2024 14:14

Admin

home, news,

È morto Ubaldo Ferrini... l'amico per antonomasia autore de "La radio libera la radio prigioniera"

le news

Stamane è deceduto Ubaldo Ferrini, voce storica della radio siciliana e cultore e studioso del concetto di “radio” su scala nazionale.

Non vi sono parole che possano ricordare fino all'ultimo messaggio per la presentazione del libro di due sabati fa.

Ciao Ubaldo.

1016802_10202325504923747_473808090_n.jpeg

Di seguito i link dei contributi su:

Corriere Etneo

SicilyMag

376639698_18387444346058628_6138556783154954590_n.jpeg
424982783_10232537981136770_203081761696402709_n.jpeg

Valentina Marzulli - Divenire - Eretica

16/02/2024 00:01

Admin

Recensioni, home,

Valentina Marzulli - Divenire - Eretica

L'angolo della poesia - A cura di Rita Bompadre

screenshot-2024-02-12-alle-14.03.07.png

Valentina Marzulli

 

Divenire

 

Eretica

 

L'angolo della poesia


A cura di Rita Bompadre del Centro di Lettura “Arturo Piatti”
 

 

   “Divenire” di Valentina Marzulli (Eretica Edizioni, 2023 pp. 60 € 15.00) cattura l'energia ispiratrice dello svolgimento del tempo intorno al passaggio esistenziale del mutamento. La poetessa intuisce nel divenire qualcosa che diviene, nel movimento interpretativo della realtà, che si manifesta e si dissolve nelle contraddizioni emotive, non disperde l'essenza originaria dell'evoluzione passionale ma la rinnova. 

    La visione ontologica di Valentina Marzulli accoglie la molteplicità della vita, dilata il contenuto incondizionato dell'amore, include la progressiva conversione attraverso l'illusoria provenienza delle aspettative e la concreta destinazione dell'assenza, realizza l'incessante necessità di presagire le espressioni del desiderio e la sospensione del sentimento, di riconoscere, nelle
relazioni, l'intensità del coinvolgimento e di dare un significato profondo al qualcos'altro che anima la percezione sensuale della carnalità e la coscienza sincera della spiritualità. 

    Valentina Marzulli concretizza il simbolico richiamo del passato nella concezione dialettica delle vibrazioni evocative del cuore, alterna l'indeterminatezza del silenzio con la risolutezza delle parole, scrive versi incisi nel carattere coraggioso ed efficace di una poetica che adotta il sentire in tutte le sue carismatiche declinazioni. 

    Divulga la sconfinata estensione di ogni orizzonte sensitivo attraverso la viscerale, impulsiva e ineluttabile prospettiva dei ricordi, distende la deviazione impetuosa degli affetti nei provocanti intrecci lirici e romantici dell'anima, assapora l'inquieto profumo della malinconia, esplora l'intonazione suggestiva delle divagazioni autobiografiche, affianca alla riflessione sul cambiamento la conservazione autentica della speranza.

0.jpeg

     “Divenire” svolge il suo insegnamento poetico intorno alla discordanza irrequieta degli interrogativi, evidenzia lo stridore dei contrasti, mostra il turbamento della fragilità, pone l'accento sui discorsi interrotti e sospesi, consuma la dolcezza dei baci e il fascino ineluttabile degli incontri, l'impronta infinita e imprevista del destino, oppone all'oscurità del vuoto la limpidezza dei giorni, mantiene la lacerazione delle ferite interiori, trattiene l'equilibrio della verità per lenire il dolore e saldare i margini di ogni guarigione.
    “Divenire” è tramutare le sensazioni provate e vissute lungo lo spostamento introspettivo del pensiero, è il valico che collega la prospettiva dinamica della trasformazione alla libertà di affidarsi alla vita e al suo sincero entusiasmo, sostiene la proiezione della consapevolezza. Valentina Marzulli invita il lettore a prestare attenzione e cura alle occasioni e a credere alla straordinaria forza delle corrispondenze, a imparare a sorprendersi e a svincolarsi serenamente da tutto ciò che non è più un giovamento e limita il nostro essere, a seguire l'indicazione positiva delle decisioni, a ricevere tutto ciò che accade e allontanare tutto ciò che vaga. 

    La poesia di Valentina Marzulli approccia la metamorfosi dell'anima, fa spazio all'inarrestabile ribaltamento delle situazioni, nella dimensione seducente e sconosciuta del diventare altro, fluisce naturalmente nel luogo simbolico del riscatto e della serenità che protegge l'identità sacra dell'amore, culla l'immutabilità del bene e tutto quello che resta.


Testi scelti

 

IL SUO VUOTO
Il suo vuoto
aveva il colore
di tutti gli occhi malati,
delle mani sgarbate,
del suo corpo
per sempre marchiato.
Il suo vuoto
era pieno di sale,
e di terra,
e di strappi,
e di piccoli pezzi di cuore.
 

STATO DI NATURA
Come acqua scorro,
turbolenta, tra i miei pensieri.
Come un sasso affondo,
tutta intera, tra le mie voglie.
Come un naufrago mi abbandono,
miserabile, ai miei tormenti.
 

CONTRASTI
Bianco.
L'orlo
del vestito
sul ginocchio.
Il seme
che si sparge
e cola piano.
Il cielo
che risplende
e, anche oggi,
scorre invano.
È nero.
 

AUT AUT
Vedere, non guardare.
Volere, non toccare.
Sentire, non pensare.
Capire, non parlare.
Amare.

 

UTOPIE
E domani amore,
domani tu incontrami.
Lasciamo una volta,
che la vita poi scorra,
che la Luna rinasca,
che il destino si compia,
che nei tuoi baci io muoia.
 

LE STELLE POI CADRANNO
Verranno giorni limpidi,
le nubi passeranno.
Al mare in pieno Agosto,
le stelle poi cadranno.
 

12 LUGLIO
Io non lo so
dove poi ce ne andiamo
quando smettiamo di esserci.
Dove finisce
tutto il nostro incessante pensare?
E tutti quei sogni, l'anima, i baci?
So di certo,
che quel mattino d'estate,
quando mi hanno chiamato,
io nel mio corpo esistevo
tanto quanto tu,
forse, dal tuo già te ne andavi.
Ed è stato un bene
che poi tu sia restato,
come avremmo saputo altrimenti,
in tanta confusione, dove ritrovarci?
La vita, come la morte,
è solo un passaggio,
così mi hai insegnato.
La prossima volta,
allora, ricordati di lasciarmi
il tuo nuovo recapito.

La grande passione per il simbolo dello psicologo Vico Avalle e "Il disegno del bimbo"

08/02/2024 00:02

Admin

home, evergreen,

La grande passione per il simbolo dello psicologo Vico Avalle e "Il disegno del bimbo"

A cura di Rita Bompadre

screenshot-2024-02-06-alle-15.19.15.png

Vico Avalle

 

Il disegno del bimbo

 

Hever

 

Gli evergreen


A cura di Rita Bompadre del Centro di Lettura “Arturo Patti” 

 

    Il prestigioso libro “Il disegno del bimbo” di Vico Avalle (Hever Edizioni, 2004 pp. 144 € 29.50) dimostra come il documento comunicativo del disegno possa amplificare l'espressione dello stato interiore, ponendo una lente di ingrandimento sulla caratterizzazione di ogni traccia grafica. L'autore, il professor Vico Avalle, sottopone a una precisa e scrupolosa valutazione il gesto immediato e disinvolto del ritratto dipinto del bimbo, esamina la procedura relazionale per la comprensione degli stati emotivi, per la decodificazione conoscitiva degli atteggiamenti, approfondisce il significato di ogni rappresentazione reale o immaginaria nella crescita cognitiva.
 

    L'interessante libro cattura il lettore con il patrimonio visivo di vivaci, meravigliosi e avventurosi segni, modelli a colori riassunti nelle esperienze e studiati nella lettura premurosa ed eloquente dell'universo fanciullesco, dalla struttura dinamica e casuale dello scarabocchio fino alla consapevolezza della trasparenza realistica di tutto ciò che si osserva. Il magico libro racchiude la verità di ogni superficie psichica nella relazione visibile delle sensazioni e delle riflessioni animate dalle libere simbologie dei sentimenti. L'autore evidenzia la capacità evocativa e naturale dello svolgimento intellettivo del bambino, ne interpreta il naturale percorso costruttivo delle età, con la propria generosa competenza di psicologo clinico sperimenta la familiare quotidianità delle rivelazioni sostenute attraverso ogni scrittura illustrata, dipinta nello spazio, nel tratto e negli elementi cromatici come segno di riconoscimento degli avvenimenti vissuti. Vico Avalle svolge uno studio minuzioso su infiniti disegni infantili, indaga la composizione evolutiva intorno all'attitudine genetica, ambientale e psicologica del valore percettivo, presenta un analitico e suggestivo dizionario delle emozioni che illustra in maniera compiuta e particolareggiata la costellazione sensibile dell'anima. Declina il profilo della fantasia e l'aspetto della fantasticheria, commenta le disposizioni essenziali e carismatiche della personalità e la proprietà distintiva della direzione riconoscibile per vedere il mondo e la sua influenza, orienta gli archetipi dell'inconscio per confermare l'architettura della gestione geometrica del processo psichico e dei modelli comportamentali, il deposito dell'energia vitale, la ragione dell'immaginario e la rappresentazione dell'umano.     Il dettaglio della figurazione è la manifestazione della genesi intelligibile delle idee, rispetta il principio costitutivo del fenomeno inteso come la straordinaria e stupefacente entità oggettiva, ispirata dalla spontaneità dei sensi.

screenshot-2024-02-06-alle-15.02.55.png

 Il libro “Il disegno del bimbo” spiega la conquista dell'impulsività reattiva, il tramite della traduzione intuitiva dell'ingegno conoscitivo, a disposizione dei lettori per discernere il contributo educativo e metodologico dei bambini. Un'opera importante che riassume, sostiene e promuove l'uso del disegno come forma del linguaggio del pensiero, abbraccia la circolarità delle proiezioni introspettive, elabora il contesto dell'abilità manuale e strumentale dei bambini, permette di riconoscere l'intensità delle reazioni affettive, di identificare la sollecitazione esplicativa delle figure e di svelare il lato nascosto (e poi decifrato) di ogni visione creativa. Il doveroso e lungimirante merito della casa editrice Hever è di aver proposto ai fruitori del libro “Il disegno del bimbo” l'esortazione ad apprendere il linguaggio riposto dietro l'intimità della pratica artistica, l'incoraggiamento a sostenere e promuovere il luogo privilegiato del disegno come ponte di conoscenza per incontrare la disposizione del carattere. Un libro che è il risultato straordinario e poetico della meraviglia, l'eccezionale e sorprendente richiamo per la ricerca nella maturità del mutamento, il coinvolgente procedimento di consegnare la vita e trasferire la sincerità dello spirito nell'incantevole e affascinante percorso.


screenshot-2024-02-06-alle-15.11.12.png

L'autore

Vico Avalle nasce a Torre Pellice (To), si laureò tre volte all'Università di Torino, svolgendo a Ivrea un'ultraquarantennale attività di psicologo clinico, accompagnata da una notevole serie di pubblicazioni, e non solo su argomenti di ricerca psicanalitica.

Adriano Olivetti gli affidò un istituto di psicologia applicata e la relativa rivista. L'Istituto, che si era sempre interessato ai problemi dell'armonico sviluppo della psiche infantile, attorno agli anni Sessanta inizia una vivace attività di magistero post-universitario in molte città d'Italia. Attraverso una collaborazione internazionale si giunge così a raccogliere e a catalogare decine di migliaia di segni di bimbi, al fine di scoprire quelle costanti di comportamento che formano il messaggio della Grammatica del segno infantile, edita da Priuli & Verlucca, editori, nel 1975.

 

Il libro

Titolo: Il disegno del bimbo

Edizioni: Hever

Pagg.: 144

Prezzo: € 29,50

È Hypsas di Valerio Mello (Ensemble) il #ConsigLIBRO Febbraio 2024

01/02/2024 00:01

Admin

Recensioni, home,

È Hypsas di Valerio Mello (Ensemble) il #ConsigLIBRO Febbraio 2024

ConsigLIBRO Febbraio 2024 - A cura di Salvatore Massimo Fazio

L'autore agrigentino, torna dopo due anni nell'olimpo della poesia. Il 3 febbraio presso la Sala Consiliare, del Comune di Pomigliano Milanese, presenta la sua nuova silloge,“Hypsas”, da noi scelta come #ConsigLibro di Febbraio 2024


421911607_693971366249426_2425577448582652144_n.jpeg

Valerio Mello

 

Hypsas

 

Ensemble

 

Le recensioni in LIBRIrtà

Il ConsigLIBRO Febbraio 2024


A cura di Salvatore Massimo Fazio

 

    Succede che ti capita un libro appena, grazie a una vetrina di una libreria nel pieno centro di Catania. Leggi la casa editrice, che apprezzi e conosci e, accanto al nome , la scritta “Poesia”. Entri acquisti e sfogli. In una panchina del Giardino Bellini, che a Catania chiamiamo “Villa”, che si chiama anche così, ti ritrovi immerso nel puro spirito metafisico della contemporaneità.

   

    Sorpreso! Ancor di più nel leggere nell'aletta di copertina che l'autore è un siciliano, di Agrigento, trapiantato da oltre un decennio a Milano. Non lo conoscevi e ti ridonda la domanda: perché i talenti si affacciano alla tua vista così tardi? Temi di non riprenderti dai malanni, insorgi in anatemi… ma stavolta te la godi! Ne hai diritto: hai scoperto tu un nuovo autore, ma scovando ti appare una carriera con riconoscimenti regali e ovazioni delle più alte scariche di elettrica adrenalina.

 

   In "Hypsas" (Ensemble, pp. 56, € 13,00) di Valerio Mello, si scorge tutto l'interesse del supposto, della veridicità che appare, mercificata e umiliata dalla parola stessa del rappresentato nell'opera del giovane poeta. La purezza del concetto di poesia si fa viva, cresce, matura in un battere d'entusiasmo. Emoziona al tatto la carta completandosi con ciò che fa da overture: parole, con sensi e significanti, che potrebbero anche destinare a una visione lungimirante del ciò che è, ma che rinunciamo spesso ad affermare: 

 

Incontro i morti sui margini dentati delle foglie,
ospiti e pietrisco più brillanti – centellinando le veglie,
perché i nomi vanno incontro a ciò che si ripete;
e il sole di Eraclito è nuovo tutti i giorni.” 

 

La storia è tutta lì, frammentata da una esperienza di riscatto, rinascita e voluttà dello sbattere con violenza verso ciò che si ripete (lo dice, scrive, afferma: “i nomi vanno incontro a ciò che si ripete):

 

"Quieta pulsione di ogni luogo, le acque sono tiepide
e danno esile diadema, dolce fissità degli occhi;
morbide sculture sul bianco di parete accolgono corpi liberi."

30.jpeg

A tratti, si erge il monumentale atto della talentuosa e ricercata scrittura, per rendere un tuttuno simile al panismo dannunziano, la grandezza dell'esplicita necessaria virtù di chi sa che può osare: Valerio Mello, infatti, con la delicatezza sopraffina di una condizione di grande sophia, ripone in carta ciò che fa avertire proprio nel centro del nostro petto: il cuore sussulta e vibra, la sensazione è elevatissima: brami e respiri affannosamente, per scoprire che stai percorrendo ciò che sempre è stato, vestigia. 

 

     Futurista, come ormai pochi, forse nessuno, il poeta riesce a congiungere ciò che sempre viene riconosciuto come definitivo e finale a favore della ripresa:

 

"La tomba inizia a disseminarsi
Dimorare
Il momento converge in conci arenari
È la maturazione."

 

    Chi o cosa può ancora annegare senza un pulpito di respiro se non un pesce? Questa è la visione poco completa e distorta dell'uomo, relegto all'inutile processo di invecchiamento, convinto di aver capito tutto. Oltre un nichilismo metafisio e in una modalità del tutto aurea, il Mello decide di sovvertire le regole del tutto si conosce e tutto si ha da sapere: scopre l'entità di una vilipesa e riverita, che mai saranno sostantivi che determinano un medesimo significato. In piedi a conoscere questa nuova espressione poetica: applaudendola, per le possibilità di sopravvivenza che onora il malanimo, non cercato, da ogni nato. 


0-1.jpeg

L'autore

Valerio Mello (Agrigento, 1985) vive a Milano dal 2011. Ha pubblicato sette libri di poesia, tra cui Rive (Ensemble, 2022), e ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2023 è stato nominato Cavaliere Accademico di Grazia dall’Accademia dei Nobili di Firenze e Cavaliere della Real Confraternita di San Teotonio del Portogallo per meriti culturali e letterari.

 

 

Il libro

Titolo: Hypsas

Edizioni: Ensemble

Pagg: 56

Prezzo: € 13,00

Voto/Valutazione: Rovente