All rights reserved

Letto, riletto, recensito!

faziomassimomonade@yahoo.it
letto-riletto-recensito-manchette
image-832

facebook
twitter
gplus
youtube
instagram

Seguici nei nostri social

CONSIGLIBRO del MESE FEBBRAIO 2021 è "Tattilismo" di F.T. Marinetti - FVE Editori

04/02/2021 00:01

Admin

Recensioni, home, evergreen, fve editori, Il consigLIBRO del mese, Tattilismo, Filippo Tommaso Marinetti, Febbraio 2021,

CONSIGLIBRO del MESE FEBBRAIO 2021 è "Tattilismo" di F.T. Marinetti - FVE Editori

Tattilismo - F.T. Marinetti - fve editori - A cura di Federica Duello - Le recensioni in LIBRirtà - Gli evergreen

Il 23 novembre 2020 avevamo annunciato la nasciata di una nuova realtà editoriale, fve editori. Il riscontro di ininteresse e visualizzazioni nel nostro servizio fu notevole. Oggi prima recensione a un libro da loro pubblicato, per firma di Federica Duelllo.

schermata2021-01-31alle16-00-39-1612105385.png
Filippo Tommaso Marinetti
 
 
 
 
 
fve editori
 
 
 
 
ConsigLIBRO febbraio 2021
Gli evergreen
Le recensioni in LIBRIrtà

 

A cura di Federica Duello

 

“Zang Tumb Tumb”, il celebre componimento onomatopeico sperimentale del futurista Filippo Tommaso Marinetti è ampiamente conosciuto ormai, ma suona qualche campanello se vi parlo di Tattilismo? Beh, la radice Futurista è fonte di tale magia delle parole. Nel suo saggio, “Tattilismo” (fve editori 2020) secondo Marinetti la cura al distacco moderno dei corpi, ormai abituati alla distanza fisica per mancanza di fiducia negli esseri umani circostanti come alla realtà che li attornia, è il ritorno alla sensibilità corporea.

 

In fondo, coincide con il concetto stesso dell’espressione futurista di per sé, no?

 

Esprimere, tramite il modellamento della forma delle parole, non convenzionale come invece sono quelle che state leggendo in questo momento, le proprie sensazioni, emozioni, idee e opinioni circa la realtà che ci vede protagonisti di tutti i giorni.

 

“La gente non sa più accostarsi alla vita, è spaventata, dissociata. Estenuanti e morbosi piaceri sono per chi dalla vita reale fugge; […]. Come ritrovare il contatto con il mondo senza averne paura, senza temerlo o divorarlo? Abbiamo imparato a diffidare, a indossare maschere, a proteggerci, a evitare il nemico.. Ma ora […] bisogna lentamente riprendere a sentire.”

 

Cosa si intende per «sentire»? Abituare di nuovo il tatto a percepire il mondo esterno, tanto è vero che (piccolo regalo che voglio fare) come primo passo, Marinetti suggerisce di imparare a indossare perennemente i guanti per amplificare le sensazioni provenienti dalle altre parti del corpo e ritornare a “toccare con mano”, con percezioni alterate ma non falsificate, una volta tolti i summenzionati, artificiali, accessori.

 

Innumerevoli sono i dibattiti e le opinioni a tal proposito, poiché, come lo stesso poeta riconosce e nella società contemporanea ormai costituisce una falsa credenza, il sol parlare del corpo costituisce, per molte menti, persino intellettuali, un esplicito riferimento al sesso, al tabù e ai rapporti fisici di ogni genere: è proprio questo ciò di cui dobbiamo liberarci, del filo corto che collega falsamente ogni riferimento alla nostra libertà d’espressione, corporea e non, a un falsa e malsana ideologia di esibizione a tutti i costi, per qualsivoglia motivo. 

 

“Gli esseri umani parlano con la bocca e con gli occhi, ma non giungono a una vera sincerità, data l’insensibilità della pelle. Mentre gli occhi e le voci si comunicano le loro essenze, i tatti di due individui non si comunicano quasi nulla nei loro urti, intrecci o sfregamenti.”

 

Per tal motivo, Marinetti crea la scala educativa del tatto, che personalmente ho sperimentato e trascina in un universo di esperienze sensibili, per quanto dagli esseri umani giudicate assolutamente normali e quotidiane, in realtà straordinarie, se non vi è mai stata posta particolare attenzione prima d’ora.

97888945160290060175-1612104884.jpg
Ovviamente l’aumento della sensibilità epidermica non si ferma qui, ma siamo solo all’inizio: la pelle è solo la porta che conduce all’interno del proprio universo. Come poter esprimere le nuove sensazioni, la propria presenza, in modo appropriato? Ancora una volta, Marinetti non cessa di stupirci: la sua scrittura è il segreto. Dare forma visibile al mondo da noi vissuto trasmettendo la nostra visione tramite la forza, la forma e l’ampiezza delle parole che utilizziamo, che scriviamo poiché il tatto, così educato, permetterebbe di farci percepire in modo diverso, e da qui il poeta sovversivo comincia il suo excursus verso la rottura di alcuni assiomi letterari e quindi di pensiero affinché anche noi vediamo la realtà e la descriviamo in modo molto più attento e dettagliato:

 

“Noi distruggiamo sistematicamente l’Io letterario perché si sparpagli nella vibrazione universale, e giungiamo ad esprimere l’infinitamente piccolo e le agitazioni molecolari.”

 

La pressione della mano nell’incidere il foglio bianco, la sfumatura, il colore, le parole utilizzate e l’ordine scelto per l’espressione del pensiero: tutto forma parte del circolo di preziose idee e opinioni che scopriremmo se per una volta non dessimo così tanta fondamentale importanza a ciò che va al di là della nostra pelle ma rivolgessimo lo sguardo verso l’interno.


emiliosommariva1883-1956ritrattodifilippotommasomarinettiintellettualefuturista1913-1612105124.jpg

L'autore

 

Filippo Tommaso Marinetti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1876, fu padre del Futurismo, estimatore senza uguali della modernità, del progresso e della civiltà industriale.

Formatosi nel clima del Naturalismo e del Simbolismo, è stato anzitutto uno scrittore e un poeta. Nel suo lavoro esprime la necessità di diffondere in tutti i campi artistici quegli stessi caratteri tecnologici e innovativi della società industriale, così da integrare armoniosamente la produzione culturale all’interno del nuovo mondo meccanico. Il futurismo, inizialmente nato come movimento letterario, si estese in breve tempo alla scultura, al disegno, alla musica.

 

Il libro

Titolo: Tattilismo e lo splendore geometrico e meccanico

Editore: fve

Pagg.: 60

Prezzo: €13,00

Voto/Valutazione: 10

Raffaele Floris - Senza margini d'azzurro - puntoacapo

02/02/2021 00:01

Admin

Recensioni, home,

Raffaele Floris - Senza margini d'azzurro - puntoacapo

Raffaele Floris - Senza margini d'azzurro - puntoacapo - L'angolo della poesia - Paolo Pera

schermata2021-01-28alle19-43-59-1611859474.png

Raffaele Floris

 

 

Senza margini d'azzurro

 

 

puntoacapo

 

 

L'angolo della poesia


A cura di Paolo Pera

 

La nuova silloge di Raffaele Floris, Senza margini d’azzurro (puntoacapo Editrice, 2019), conferma nello scrivente una qualità già percepita nell’autore – e che ne desta la più viva simpatia! –: egli sa vivacizzare il grigiore della tristezza data da quanto non v’è più, la mancanza che sempre affligge l’animo d’un poeta. Questa capacità non tramuta certo il colore in cui stiamo durante la lettura dell’opera in un affresco maggiormente vistoso, ma bensì fa amare l’assenza per quella che è: un silenzio colmo di mistica quotidianità. La sublimazione della norma non sempre sorge con dignità oggigiorno, ma nell’artigianato del verso essa è immancabilmente d’obbligo.

 

Senza è la parola chiave di questa silloge, al di qua delle proprie finestre il cielo non si consegna nella sua colorazione ottimale: «la finestra ha un cielo / angusto contro i vetri, senza margini / d’azzurro» … Il libro è difatti una meta-stanza dell’animo del Nostro, che – chiuso nell’attesa della rinascita – galleggia sul pelago d’un’esistenza che di sé non dice mai troppo. Floris è «pensosamente solenne», scrive Mauro Ferrari nella postfazione, Floris (potremmo dire) assume le forme della più celebre opera di Rodin: Il pensatore, che non a caso doveva inizialmente intitolarsi Il poeta, seduto in cima a La porta dell’inferno; sotto di sé infatti, sotto il suo silenzio, s’intravede un dolore ormai ammansito. Pur essendo morto il dolore è vivo il ricordo dello stesso, ed è questo ad annebbiare ancora (colorando appunto di grigio) il cammino dell’autore.

senzamarginidazzurro-1611859034.jpg

Gli haiku segnano quest’arretramento ulteriore del dire: se il poeta si concedeva in frammenti di sé assai concisi e misurati, in ben due tornate limita il proprio linguaggio nel «minimalismo pseudo-giapponese» oggi tanto in voga, consegnandoci alcune riflessioni (invero ricavate da progetti di natura social-mediatica) azzeccatissime e convincenti.

 

Riprende infine un vasto cammino nella mancanza d’azzurro, il confronto col simbolismo dei fiori permea le pagine d’una primavera tarpata però dal «novembre» del suo animo; la commozione nel ricordo degli estinti, nelle pareti disabitate che parlano tra loro, sfuma il grigiore preparandoci al bianco paradisiaco dell’ultimo componimento: L’attesa e la promessa.

 

In una nuova stanza del suo pensiero – quasi estranea a tutto il resto – ci troviamo al cospetto del magico momento in cui Giuseppe seppe dell’attesa di sua moglie: l’incredulità del Santo gli fa chiedere di poter tastare la pancia della sposa… «Le sfiorasti il grembo. / Hai confidato in lei, nella speranza / di quel germoglio: tu l’hai custodita / come l’attesa, come la promessa / del Dio che si rivela accanto a te.»; il poeta rinasce dunque – al pari di Cristo, e alla fine dell’opera – nella consapevolezza di chi sa d’avere nel proprio figlio il miglior Dio…


floris-1611859618.jpg

Paolo Di Orazio e il suo corso in video lezioni scrittura horror

30/01/2021 12:59

Admin

home, news, Horror , Paolo Di Orazio , Latte e i suoi derivati,

Paolo Di Orazio e il suo corso in video lezioni scrittura horror

Paolo Di Orazio e il suo corso in video lezioni scrittura horror - Le News

corso-online-di-scrittura-horror572a2e07ee8a2be1c77ba088ef2ba0cc-1612007543.jpg

Redazione

Il poliedrico artista romano, inaugura un corso di scrittura horror. Qui il sito con info e tutto quanto può necessitare. Allo stesso insegnate, abbiamo chiesto perché proprio in questo momento storico già terrorizzante, un corso di scrittura a tema con ciò che si vive? Ecco le sue dichiarazioni:

 

“In questo particolare momento, credo che il desiderio di evasione mentale sia importante e necessario per schermarsi dal bombardamento mediatico opprimente. Nulla da dire contro il dovere dell'informazione, ma d'altra parte non sento consigli e incoraggiamenti, solo una sequela di divieti, proibizioni e pronostici di peggiori sciagure a venire. Che servono a contrastare sì la pandemia, ma ci vorrebbe anche un elemento positivo. E dato che non c'è, questo lume, credo che proprio l'horror possa permetterci di volare con la fantasia. Ed è anche un'occasione per stare insieme, anche se attraverso uno schermo.”

 

“Se in questo momento infinito i quiz televisivi proseguono, allora possiamo impegnarci a creare qualcosa. Finché qualcuno non ce lo impedirà.”

 

In basso Paolo Di Orazio.

fantasyospiti-dioraziointerna-1612007933.jpg

Botti libreschi di fine mese sulla scia del fenomeno delle radio e sulla maestria di Frank Zappa... il tutto f

30/01/2021 00:01

Admin

home, news, Novità, Editoriali, Botti di fine mese, Ubaldo Ferrini, Pietro Scuderi, Arcana, Akkuaria,

Botti libreschi di fine mese sulla scia del fenomeno delle radio e sulla maestria di Frank Zappa... il tutto firmato da due autori etnei

Scuderi e Ferrini: botti di fine mese negli scaffali libreschi a colpi di sinfonie e radio - Le News

schermata2021-01-29alle18-32-49-1611941630.png

Redazione

 

La scorsa estate Giuseppe Attardi ha pubblicato, per i tipi di Arcana, editore specializzto anche in tutto quanto orbita in area musicale un ricercato libro su Afio Antico dal titolo che richiama il musicista siciliano, a seguire lo scorso autunno Vera Ambra per Akkuaria ha pubblicato un volume dizionario sui modus dicendi e facendi dei catanesi dal titolo Catania. Alla scoperta della catanesità in forme di parole. Sono questi due editori che chiudono il mese di gennaio 2021 con un doppio botto.

 

Se da una parte l'editore romano pubblica "Gli approdi sinfonici di Frank Zappa" (Arcana, € 16,50, pp. 192), dell'etneo Pietro Scuderi, maestro fumettista nonché docente (anche) di Lettere che onora la memoria di Frank Zappa, dall'altra Akkuaria propone la penna, al suo debutto, di una leggenda della storia della radio quale Ubaldo Ferrini, voce indimenticabile delle notti anni ottanta e novanta che molti ricorderanno coi suoi talk show divenuti punto di riferimento per più d'una generazione, il libro s'intitola: "La radio libera - La radio prigioniera" (€ 11,95, pp. 130).

 

È un onore e un piacere sapere che i botti di fine (del primo) mese dell'anno 2021 sono di due scrittori figli dell'Etna, come il nostro blog.


61soq2uxdtl-1611942986.jpgreceived957738218095715-1611942998.jpegschermata2021-01-29alle18-09-59-1611943027.png1447344278966218944294487440452847467721847n-1611998078.jpg

La breve di Paolo Pera al "Quinto libello di pezzi tesotici" di Giovanni Sollima

28/01/2021 00:01

Admin

Recensioni, home, Giovanni Sollima, Quinto libello di pezzi tesotici, Controluna edizioni di poesia,

La breve di Paolo Pera al "Quinto libello di pezzi tesotici" di Giovanni Sollima

La breve di Paolo Pera al Quinto libello di pezzi tesotici di Giovanni Sollima - L'angolo della poesia -

schermata2021-01-12alle17-15-08-1610468126.png

Giovanni Sollima

 

 

Quinto libello di pezzi tesotici

 

 

 

Controluna

 

 

 

L'angolo della poesia


  A cura di Paolo Pera

 

  La nuova opera di Giovanni Sollima, Quinto libello di pezzi tesotici (Controluna, 2020), pare quasi il taccuino sensoriale d’uno psichiatra (specializzazione dell’autore) che durante l’ascolto dei propri pazienti – oltre a ricavarne un quadro clinico più o meno veritiero – avverte e annota pure i propri intimi sentori dall’altrui disagio suscitati…

 

  La copertina in questo caso riesce a descrivere l’intero clima del volume: una nube investe e circonda il capo dell’uomo divenendone il pensiero. I testi si fanno amare proprio grazie al clima meta-narrativo entro il quale sono stati composti.

copertina-quinto-libello-di-pezzi-tesotici-1610468022.jpg

Il poeta catanese è inserito nella rassegna 'Diretta con l'autore' prodotta da Editreal, che va in onda in diretta stremaing nel nostro gruppo facebook  "Quelli che... Letto, riletto, recensito!". Giovendì 28 gennaio alle ore 18:30 introdotto e presentato dalla dott.ssa Maria Pia Scollo, presenterà la sua nuova silloge.

28gennaiosollimascollobis-1610468305.png