All rights reserved

Letto, riletto, recensito!

faziomassimomonade@yahoo.it
letto-riletto-recensito-manchette
image-832

facebook
twitter
gplus
youtube
instagram

Seguici nei nostri social

[20/03/2025 07:00] La vita di Ersilia come favola per tutti: "Ringrazio l'inverno" segna la maturità di Flavia Todisco Admin [15/03/2025 23:01] Associazione Culturale “San Ginesio” e Centro di Lettura “Arturo Piatti” celebrano il centenario della nascita di Andrea Camilleri Admin [15/03/2025 19:47] Istituito il "Premio Letterario Giuseppe Scatà" - La prima edizione scadrà il 30 Aprile Admin [07/03/2025 00:01] Lorena Quarta - La simmetria dell'orchidea - Eretica Admin [01/03/2025 06:25] È "2056" (Ensemble) di Francesco Cusa il ConsigLibro Marzo 2025 Admin [20/02/2025 00:01] Angosce, misteri e oscurità nella nuova puntata della laguna di Scudeletti Admin

ConsigLIBRO 

Inverno 2025 è:

Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia

di Michele Ruol
Terrarrossa

Il ConsigLIBRO 

Marzo 2025 è: 

“2056”

di Francesco Cusa

Ensemble

La vita di Ersilia come favola per tutti: "Ringrazio l'inverno" segna la maturità di Flavia Todisco

20/03/2025 07:00

Admin

Recensioni, home,

La vita di Ersilia come favola per tutti: "Ringrazio l'inverno" segna la maturità di Flavia Todisco

Le recensioni in LIBRIrtà a cura di Gianfranco Cefali

screenshot-2025-03-19-alle-18.14.07.png

Flavia Todisco

 

Ringrazio l'inverno

 

Affiori

 

Le recensioni in LIBRIrtà


A cura di Gianfranco Cefalì

 

    Come una pittrice che ha voluto realizzare finalmente il suo autoritratto, stanca di nascondersi dietro personaggi secondari, riflessi imprecisi, volti fuori fuoco. Ha deciso di mostrarsi, nuda, come non aveva mai fatto prima, nell’inverno della sua vita, quando tutto è stato già addossato sulle proprie spalle, nella testa, nei ricordi. Ha voluto rappresentarsi come una natività, come una morte, come un fuoco, come acqua, come tutto e come niente. E ha voluto usare tutte le tecniche possibili, per raccontarsi, per esporsi senza difese, sarà un ritratto intimo, espressionista, impressionista, cubista, futurista, brutalista, sarà materico e delicato, iperrealista e astratto, si vedranno tutte le pennellate, tutte le incisioni, tutti i colpi dati sulla tela, senza nascondersi, senza paura. E sarà preciso, schietto, crudo e intimo, reale, e i gesti si faranno corpo, sul corpo, nel corpo, e ogni volta sarà diverso e sempre uguale, linee geometriche perfette, sbuffi colorati e incisioni e sarà tutto quello che ha, che ha sempre avuto, quello che non ha avuto e quello che poteva dare, quello che le manca, quello che cerca, cercava, sperava, sarà tutto quello che lascia, che trattiene, che spera ancora.

screenshot-2025-03-19-alle-18.12.49.png

     Ma l’autrice è molto più brava di me, infatti cuce sulla protagonista di questo romanzo il lavoro perfetto, che è arte, artigianato, passione, studio: la restauratrice di libri. Libri antichi, codici, manuali, e anche “mondi”, il suo mestiere è quello di far rinascere, far ritornare dall’oblio testi che altrimenti verrebbero dimenticati, perché inservibili, illeggibili. La protagonista recupera storie, mondi e visioni che andrebbero perse, non solo lavora per la memoria che è stata, ma anche e soprattutto per quella che sarà, proprio come cerca di recuperare la propria, di storia, in un continuo lavoro incessante di parole che si trasformano in pensieri, in desideri, in rammarico e speranze, lei recupera quello che il passato le ha dato, ma non è un elogio al passato, no, è qualcosa di completamente diverso, alla protagonista il passato serve per farsi capire e capirsi, per spiegare e indicare, non lo usa come scudo, come resa, la storia la usa per spiegare. Le storie, i mondi sono fatti per esistere e nell’esistenza lei si prende le proprie colpe, le proprie responsabilità, i suoi momenti brutti e quelli belli, le gioie e i dolori, tutto questo le serve per farsi capire, per non buttare tutto all’aria e restare schermata dietro dita accusatrici e volti cattivi. Ma non si tratta di un’elegia, è sì intimista e molto diretta, ma risulta esser molto vicina alla favola e non per gli argomenti trattati, infatti siamo dalle parti della favola per adulti e ragazzi, e bambini, e qui intesi come esseri umani, tutti, senza il conto dell’età effettiva. Il romanzo ha l’aura della fiaba, non per i contenuti, che sono in realtà molto seri e anche estremamente attuali, ma per il modo in cui la storia è raccontata, io ho riscontrato una certa delicatezza, forse anche del pudore nell’esporre un essere umano nudo di fronte al mondo.

Poi ha il sapore della favola perché come nelle favole c’è sempre un orco, un cattivo, un ostacolo da superare, ci saranno vittorie e sconfitte, perdite importanti e lutti, abbandoni, certezze.  Ha il sapore della favola perché ci racconta la vita, una vita in particolare, quella di Ersilia, con la maturità senile dell’inverno, con i tratti ancora vivi, ma allo stesso tempo ormai distaccati, in una presa di coscienza che porta avanti tutta la storia. Ha il sapore della favola perché l’autrice non ha bisogno di urlare, di creare un dolore artificiale, non ha bisogno di rimestare nel torbido per convincere il lettore. Ma forse anche in questo caso sto rischiando di non essere preciso, forse fiaba e favola potranno anche sembrare sbagliati come termini, ma per me racchiudono bene le intenzioni dell’autrice, che sono quelle di portare alla luce una storia con dei significati precisi, che vuole parlare di una donna in particolare, rivolgendosi però a tutte, a tutti. E sgombriamo il campo da ogni possibile equivoco: si ha la sensazione di romantico, ma non esiste in tutto il libro quell’aria di retorica che affastella molti scritti, non ne ha bisogno, non la cerca. Il romanzo è al femminile, tutto, i personaggi maschili ci sono, sono anche figure in qualche modo importanti, almeno per la protagonista, ma il fulcro di tutto il romanzo resta lei, Ersilia, e come lei tutte le donne che si sono trovate o si troveranno a vivere un percorso simile alla protagonista. Il ruolo della donna è importante, con le sue scelte, le sue verità, le sue omissioni, e soprattutto il suo coraggio, il coraggio di effettuare una scelta difficile, difficilissima, perciò ripercorrerà tutte le decisioni che ha preso o che non ha preso durante la vita, parlerà delle sue paure e rimpianti, di dover andare avanti per la propria strada, non in maniera egoistica, ma di prendere delle decisioni che la rendano davvero libera. Ma non è un generalizzare senza scopo né il mio né quello dell’autrice, riesce con molta efficacia a parlare della donna e del suo ruolo nella società, delle difficoltà quotidiane che vivono sulla loro pelle e sul bisogno di solidarizzare senza avere un secondo fine. È un bel viaggio tra la Seconda guerra mondiale e i giorni a noi più recenti, con una struttura decisamente azzeccata, è bello leggere e passare in rassegna la vita della protagonista che traccia tutta la sua storia in una sorta di epistolario che ha nella nipote la destinataria.

    La scrittura di Flavia Todisco è matura, piena, ispirata; usa una lingua colta ma non difficile, in una serie di incastri che si sviluppano in ordine non cronologico e che danno molto ritmo a tutta la storia. Un romanzo intimo che non si trascina nel mero confessionale, che non gioca con il ludibrio spettacolarizzante e che riesce a comunicare con grande fermezza dei messaggi che abbiamo sinceramente il bisogno di leggere e ascoltare tutti quanti. Concludo dicendo che non ho parlato in maniera particolareggiata della trama di questo libro perché ridurre un’intera vita facendo una specie di sinossi non avrebbe senso e poi perché l’importante nei bei libri è la scrittura e il messaggio, e vi assicuro che entrambi questi fattori sono rispettati in pieno.


screenshot-2025-03-19-alle-18.13.14.png

L'autrice

Flavia Todisco ha esordito diciottenne con la silloge di versi Schegge, cui negli anni sono seguite le raccolte di racconti Senza scontrino non si esce e Come gli scontrini in autunno. Ha scritto una drammaturgia sulla violenza di genere, Trittico contemporaneo, che nel 2018 ha debuttato al Teatro Libero di Milano e nel 2019 è stata pubblicata in volume. Legge per passione e si nutre di poesia. Collabora con il blog LuciaLibri, dove si sente a casa.

 

Il libro

Titolo: Ringrazio l'inverno

Edizioni: Affiori

Pagg.: 286

Prezzo € 20,00

cover.jpeg
9788894845525_0_0_424_0_75.jpeg
paesietnei
schermata2019-05-07alle16.38.33

Le nostre rubriche seguono il seguente ordine settimanale:

 

mercoledileintervistecopia
lunedilevideorecensioni
sabatoglievergreencopia
giovedilerecesnioniinlibrirtacopia
domenicailconsigliodellasettimanacopia
martedievenerdilenovita
sem
lorma
saggiatore
unnamed
logonn6
logoblackpngneweditore2018