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Volti, storie e personalità nel "Renoir" di Massimo Laganà

03/06/2021 01:01

Admin

Recensioni, home, Morellini Editore, Massimo Laganà, Renoir,

Volti, storie e personalità nel "Renoir" di Massimo Laganà

Massimo Laganà – Renoir - Morellini - Le recensioni in LIBRIrtà a cura di Letizia Cuzzola

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Massimo Laganà

 

 

 

Renoir

 

 

 

Morellini

 

 

 

Le recensioni in LIBRIrtà


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A cura di Letizia Cuzzola

 

Non dovrebbe accadere ma questa che state leggendo è una recensione iniziata un paio di mesi fa e conclusa solo oggi. Pessoa sosteneva che: “Ogni cosa a suo tempo ha suo tempo” e Renoir (Morellini, 2020) di Massimo Laganà ha il suo tempo adesso, mentre ho bisogno di una voce amica che mi parli.

 

«… con uno zainetto pieno di perplessità. E un cappello di parole» Massimo è così, già dalle prime pagine lo osservo e rivedo l’immagine che ho di lui l’ultima volta che ci siamo incontrati. Scrivere del libro di un amico dovrebbe essere considerato reato, si rischia di scadere nel buonismo, di leggere con gli occhi socchiusi. Li spalanco mentre la matita inizia a sottolineare già dalla prima pagina.

 

Se mi chiedessero una definizione di “Geografia Umana” consiglierei la lettura di “Renoir” viaggiando lentamente fra i luoghi che nascondono volti e storie, personalità che si disegnano in ogni racconto in cui i sentimenti e le sfaccettature dell’animo sembrano diventare un hummus (no, non ho sbagliato a scriverlo con due m, intendo proprio quello di ceci che a me piace tanto) da gustare. 

Non sarà difficile trovare qualcuno in cui riconoscersi, anche se i tratti simili fra soggetti diversi sembrano creare una linea continua su un percorso che la vorrebbe tratteggiata.

 

Padri e figli. Uomini e donne. Sensi di colpa e quell’egoismo che per moralismo quasi nessuno definisce sano. Bisognerebbe sempre avere il coraggio di dire quel che si pensa, anche se l’oggetto di riflessione è la propria sanità mentale per cui l’egoismo è un toccasana. Ed ecco che all’improvviso inizio a ripassare mentalmente i dipinti di Renoir e comprendo il perché di questo titolo apparentemente slegato dal contenuto: come il pittore francese, anche la scrittura di Laganà è scrutatrice degli animi che imprime senza mai cadere in sbavature. Ma ci vedo anche Renoir figlio mentre scorro le pagine come frame dei suoi film più celebri.

 

Sarà una delle mie recensioni più brevi: il timore di riportare troppe citazioni e di entrare troppo nel dettaglio mi frena. Come accade nella vita di ogni giorno: quando ho troppo da dire preferisco il silenzio. E la lettura.


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L'autore

Reggino del '66 Massimo Laganà a vent’anni e metà università si trasferisce a Milano. Diventa giornalista professionista nel 1992. È in forza al settimanale "Oggi", dove ha anche un blog, che si chiama L’informazione dilaga. Per Morellini editore, ha partecipato alle antologie Milano d’autore (2014), Roma d’autore (2015), Bologna d’autore (2016), Genova d’autore (2017), Calabria d’autoreLettere alla madre (2018), Sicilia d’autore (2019), Lettere al padre (2020), Tra uomini e dei (2020), Romagna d’autore (2020), E poi ci troveremo come le star (2020). Con Renoir ha vinto il "Premio Speciale della Giuria Città di Cattolica 2021".

 

 

Il libro

Titolo: Renoir

Editore: Morellini

Pagg.: 160

Prezzo: € 14,90

Voto/Valutazione: Impressionista