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La bella Reggio Calabria di Francesco Squillace

04/11/2021 00:01

Admin

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La bella Reggio Calabria di Francesco Squillace

Francesco Squillace - Lo stretto indispensabile - Città del sole edizioni - A cura di Letizia Cuzzola

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A cura di Letizia Cuzzola

 

Lo Stretto indispensabile” di Francesco Squillace (Città del Sole, 2020) ha sostato sulla mia scrivania per qualche mese; da destra finiva a sinistra, dal basso fin su in cima alla pila di altri libri in attesa. Sembrava che il suo momento non volesse arrivare, che la decantazione a cui sottopongo ogni testo che varchi la soglia di casa fosse infinita. È giunta la febbre, un caldo fuori stagione e la quiete necessaria per sfogliarlo.
“Lo Stretto indispensabile” rientra nel genere dei romanzi di formazione, genere che negli ultimi anni è stato abusato quanto il giallo, come se il mistero della crescita altro non sia che un’incognita da affrontare con le stesse armi. Probabilmente è stato questo a farmelo guardare sottecchi: la paura dell’ennesima delusione. E invece no. I dubbi di vedere la mia città, Reggio Calabria, raccontata da un suo figlio come me sono svaniti poco dopo. È difficile raccontare questa città che è «la punta dello stivale, quella con cui si tirano i calci in culo. (…) quella che pesta la merda perché non guarda dove va». Ogni dominazione non ha fatto altro che comprimerla nelle sue possibilità.

Nino Zerbi è un neodiplomato, con Marco, Rocco e Sergio formano un gruppo coeso: tutti e quattro o nessuno. Si muovono in blocco con la spensieratezza dei diciotto anni, quando ancora non sai che forma hai, quanti spigoli dovrai smussare e quanto spazio occupi realmente nel mondo. Ci vuole coraggio e che cos’è il coraggio se lo chiede in continuazione Nino, che non riesce a spegnere i pensieri, che ne ha talmente tanti e grandi da perdersi la realtà che letteralmente deflagra in una notte di quell’estate cruciale.

Reggio è una maledizione: una madre oppressiva da cui è difficile sfuggire, allenta un tentacolo e ti acciuffa con l’altro. Soffoca per sua indole e per quella specie di parassiti velenosi e famelici a cui ha dato e dà nutrimento, quella merda che invece di pestare porta in giro: la ‘ndrangheta irrompe nella vita dei ragazzi, lo fa col botto, con l’esplosione di un bar punto di riferimento per le loro giornate

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Ma a diciotto anni, mentre decidi del tuo futuro, cosa puoi fare? «Un gesto fuori dal normale merita un comportamento fuori dal normale». Succede quella che dovrebbe essere consuetudine: ci si schiera dalla parte della vittima. Dovrebbe. Perché l’abitudine porta, solitamente, a cercareun’accusa, una provocazione di chi subisce. Perché la colpa, qui e per l’opinione pubblica, sarà anche in percentuale consistente di chi ha provato ad alzare la testa. Ché la sabbia dello Scirocco e delle incazzature dell’Etna sui reggini arriva e copre tutto, rallenta il respiro e i pensieri, ci penseranno altri a rimuovere la lordura. Devono sempre pensarci altri, un popolo in attesa del Messia.
Ho pianto. Ho riso. Ho chiuso il libro e l’ho riaperto un paio di volte fra una lacrima e un sorriso. Perché Reggio Calabria è bella, è una bellissima donna trasformata in un all you can eat non autorizzato ma promosso con indolenza. E anche quando ti manda via, quando ti rimprovera di averla abbandonata lo fa sapendo che le sue braccia saranno abbastanza lunghe da ritrovarci. «Tanto, a casa, si torna sempre».

 

Il libro

Titolo: Lo Stretto indispensabile

Autore: Francesco Squillace

Editore: Città del Sole

Pagg: 270

Prezzo: € 15,00

Voto: Da tenere sul comodino


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L’autore

Francesco Squillace è nato a Reggio Calabria nel 1987 e vive a Milano.
Ha studiato Cinema all’Università di Bologna e Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano.
Si occupa della regia di documentari, pubblicità e video di formazione. Tra i lavori che ha scritto e diretto figurano “Lattinoir”, cortometraggio a tematica ambientale presentato al “Giffoni Film Festival”, ed “El abuelo”, documentario girato a Cuba, patrocinato dalla “Calabria Film Commission” e presentato al “Pentedattilo Film Festival”. È stato finalista al Premio Nazionale di Letteratura Umoristica Domina con la sua raccolta di racconti “Rigatoni”. “Lo Stretto indispensabile” è il suo primo romanzo.