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"D'amore e di rabbia" di Giusy Sciacca (Neri Pozza) è il ConsigLIBRO Primavera 2023

21/03/2023 07:00

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"D'amore e di rabbia" di Giusy Sciacca (Neri Pozza) è il ConsigLIBRO Primavera 2023

ConsigLIBRO Primavera 2023 - A cura di Federica Duello

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Giusy Sciacca

 

D'amore e di rabbia

 

Neri Pozza

 

 ConsigLIBRO Primavera 2023


A cura di Federica Duello

 

Aceddu nna jaggia non canta d’amuri ma ppi raggia”.

    

    Detto siciliano, come tanti altri, proveniente dall’esperienza quotidiana: ormai considerati alla stregue degli altri animali domestici, chi ha la fortuna di goderne ha abituato anche il proprio orecchio alle note prolungate dei propri volatili da compagnia, ma chi si sarà mai soffermato ad ascoltare il motivo primo del loro cantare?

 

    A parte l’ovvio ideatore del detto (che poi sia femmina o maschio, questo non è dato saperlo), una è Giusy Sciacca, che ne fa il motivo fondante del suo romanzo “D’amore e di Rabbia”, pubblicato da Neri Pozza e uscito nelle librerie il 21 marzo 2023, mentre ci descrive i tasselli della storia delle terre catanesi e lentinesi, paese suo d’origine.

 

    Ai tempi di una Sicilia nel pieno della propria fiorente era commerciale e industriale, la Grande Guerra era appena finita, la malattia in seguito denominata “Spagnola” cominciava a dilagare nel continente e le donne, lasciate a casa a sostituire i tantissimi padri, figli, mariti e fratelli chiamati al fronte, ancora aspettavano, con diligenza, come erano state abituate a fare, il ritorno dei propri cari mentre i primi segnali di una minaccia fascista cominciavano a stendere il proprio velo nero su tutto lo stivale isole comprese, acceso da una lotta di classe che, negli anni, si sarebbe inasprita sempre di più. 

 

    E se da una parte vi erano i latifondisti, decaduti e no, che tentavano il tutto per tutto per mantenere a sé quelle terre appartenute alle rispettive famiglie da generazioni noncuranti della brezza insieme rivoluzionaria e oppressiva, in continua ricerca di svaghi che tappassero loro le orecchie dalle continue lamentele di chi la fame la faceva davvero, dall’altra gli stessi braccianti, supportati da coloro che dei proventi di quelle terre ci vivevano, cominciavano a riunirsi per declamare i propri diritti su quelle terre le cui zolle per fin troppo tempo avevano assorbito le gocce del loro stesso sudore durante le giornate di semina o di raccolta. 

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    Una donna ci accompagnerà per notare la seppur profonda differenza esistente tra la realtà cittadina costiera siciliana e il paese di provincia: Amelia Di Stefano, donna di buona famiglia con l’unico peccato, allora capitale, di voler vivere la propria vita in opposizione a tutto ciò che la famosa etichetta dei tempi allora imponeva. Dopo i due divorzi diverrà una reietta, costretta a seguire Francesco Beneventano, signorotto di Lentini, pur di sfuggire alle imprecazioni della propria famiglia. Nonostante sia già sposato, Francesco la accoglierà all’interno di una delle tante case di proprietà; qui e nonostante le voci circolanti sul motivo della propria presenza in paese, Amelia avrà l’opportunità di ristabilire il proprio onore grazie alla solidarietà dei nuovi ospitanti, di cui abbraccia, ma a debita distanza, la lotta contro i proprietari terrieri, adesso ulteriormente osteggiati dall’entrata in vigore del suffragio universale maschile pronto ad accogliere, finalmente e per la prima volta nella storia, la voce e le volontà dei partecipanti attivi alla vita della nazione a prescindere dal contenuto delle proprie tasche.

 

    Sarà in paese che Amelia, ancora riluttante all’idea di vivere quei salotti buoni di una società in cui non credeva, si unirà a Mariano Fortunato, sindacalista che la coinvolgerà sia per motivi personali che passionali alla causa che vede coinvolti nuovi corpi reazionari nati su tutta la penisola e uniti dagli stessi ideali. 

 

    Non è una storia solamente siciliana, quella di Giusy Sciacca: le scosse della ribellione che percorrono le vertebre della nazione vengono avvertite, da una parte e dall’altra del filo, ovunque ci sia un appezzamento di terra da coltivare e delle bestie da sfamare.

    Per quel che ci riguarda, ciò di cui si narra è ciò da cui veniamo, parte della nostra stessa identità di isolani, cittadini o gente di paese, ed è anche quel di cui dimostriamo di essere fatti tutt’oggi: piegati alle volontà di signorotti ricoperti da manti intessuti da grandiose intenzioni che passeggiano, sfranti dagli obblighi di classe, su (adesso) metaforiche terre lavorate da altri. 

 

    In tutto questo, non è solo l’ambientazione e la trama, a rendere “D’Amore e di Rabbia” un capolavoro della letteratura siciliana: il dialetto che dai dialoghi dei personaggi si spande a tutto il resto della narrazione, unito alla scrittura intimamente profonda, onesta, passionale e determinata, lo rendono chiaramente un prodotto indistintamente isolano con tutte le caratteristiche di una popolazione che, nonostante i nomi di fantasia (come ha dichiarato la stessa scrittrice già dalle prime righe del libro), ha davvero vissuto quei fantasmi che ancora oggi si porta d’appresso.

 

    E il detto citato all’inizio, che cosa ha a che fare con tutto il resto? Chi sarebbe quel folle che, animale o essere umano, riesce a trovare il coraggio di cantare nonostante la furia emotiva, quando ci si aspetterebbe un urlo, una lacrima o l’immobilità a cui la prigioni a costringe? Sono tutti coloro che hanno urlato tutto ciò che avevano da urlare, pianto tutte le lacrime che avevano da versare e, stanchi dell’immobilità a cui sono stati, costretti, cantano… Cantano per dare sollievo alla propria anima; cantano perché non hanno più nulla da perdere; cantano perché è l’unica forma di ribellione che è rimasta loro in mano e l’unica che sia concessa loro di usare per non sprofondare nel baratro dell’oblio. 


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L'autrice

Giusy Sciacca, nata a Lentini (Sr), vive tra Roma e Siracusa. È autrice di narrativa e testi teatrali, scrive di libri e cultura per varie testate giornalistiche. Nel 2021 ha pubblicato Virità, femminile singolare-plurale per i tipi di Kalòs Edizioni.

 

Il libro

Titolo: D'amore e di rabbia

Edizioni: Neri Pozza

Pagg.: 224

Prezzo: € 18,00

Voto/Valutazione: 9/10