All rights reserved

Letto, riletto, recensito!

faziomassimomonade@yahoo.it
letto-riletto-recensito-manchette
image-832

facebook
twitter
gplus
youtube
instagram

Seguici nei nostri social

[19/08/2024 16:13] Etnabook 2024: tra le "isole" il calcio di Fabrizio Biasin, la prima volta assoluta di Sandro Bonvissuto a Catania e l' AspettandoEtnabook di Barbara Bellomo Admin [09/08/2024 23:54] Roberto Garbarino: l'intervista/dialogo con Angelo Scandurra Admin [04/08/2024 00:24] È "Un'insopportabile donna morta" (Bibliotheka Edizioni) di Stefania Coco Scalisi il ConsigLIBRO Agosto 2024 Admin [30/07/2024 20:15] Etnabook 2024 Campione d'Italia con il giornalista sportivo Fabrizio Biasin e la "Seconda Stella" dell'Inter Admin [13/07/2024 13:34] È "Indagine sotto il vulcano" di Roberta Castelli (Frilli Editori) il ConsigLIBRO di stagione Estate 2024 Admin [05/07/2024 00:01] Alfredo Alessio Conti, "Liriche scelte", Guido Miano Editore Admin

ConsigLIBRO 

Estate 2024 è:

Indagine sotto il vulcano

di Roberta Castelli
Frilli

ConsigLIBRO 

Agosto 2024 è di:   

 Stefani Coco Scalisi

Un'insopportabile donna morta

Bibliotheka edizioni

La Lacrima di vetro di Erich Von Stroheim

01/12/2021 23:01

Admin

Recensioni, home,

La Lacrima di vetro di Erich Von Stroheim

Pierangelo Cardìa L'occhio di vetro di Erich von Stroheim Youcanprint  Le recensioni in LIBRIrtà A cura di Paolo PeraCome dirvi, come, del nuovo libro

immagine2021-11-30100213-1638262963.png

Pierangelo Cardìa

 

L'occhio di vetro di Erich von Stroheim

 

Youcanprint

 

 

Le recensioni in LIBRIrtà


A cura di Paolo Pera

Come dirvi, come, del nuovo libro di Pierangelo Cardìa? Un racconto dice lui, un testamento dico io (si noti pure la Lettera che accompagna il volumetto: lettera a sé stesso e agli uomini tutti)! L’occhio di vetro di Erich von Stroheim? Qu’est-ce que c’est? Una lacrima di dolore, se diamo retta al Nostro… Il monocolo del regista austriaco – che tutto rende un film in potenza – è il suo sguardo doloroso sulle cose (compassionevole, pietoso: anche Cardìa ha “Pietà per l'esistente”?). Capiamo così che questo sguardo, sì, (sofferente e un poco burbero) è «per legittima difesa»: quant’è putrefatto il mondo? Queste sono due delle giustificanti che l’autore, all’esordio narrativo (un esordio scenografico: l’attenzione è sulle stanze, gli oggetti sparsi; ma pure vagamente lirico: si intravede un’anima che odora l’essente, la sua bellezza cupa, la sua bellezza grigia: la sua è una Torino a forma di formicaio sporco), dà per intenderlo. Ha un alone d’incompiutezza il racconto, ha un’euforica voglia di compiersi rimanendo però sospeso, come pure quel micro-dialogo citato che ne segna la conclusione: «Patricia: / Quelle est votre plus grande ambition dans la vie? / Parvulescu: / Devenir immortel, et puis, mourir» (J. L. Godard). Vi sono poi altre due “giustificanti”, ma chiamarle così pare quasi uno spregio!, che ricorrono per tutto il libercolo: «Delle cose non vere credo all’amore / Delle cose non vere credo al Cinema», confessioni che diventano poi esortazioni nella Lettera: « Delle cose non vere credi al Cinema / Delle cose non vere credi all’amore». Come dire di queste ultime?

cop1-1638262669.jpg

Iniziamo dalla cosa presumibilmente meno complicata: amare il Cinema, benché non sia vero… Esso fu forse una compensazione, una vita suppletiva? Una seconda vita? Tutto e nulla (tutto è nulla!). «Delle cose non vere credi all’amore»? Qui occorre fare una digressione preziosa: sfogliando il volume troviamo delle illustrazioni di tale Xhenesa Nurka (affinissime al testo per il carattere sospeso), in queste Erich – certamente Cardìa stesso – appare donna, pare Anna Karina! Qua e là si percepisce l’elogio dell’amore non corrisposto, l’amore incompiuto (appunto!), quale amore più vero dell’amore vero: amore che non declina, amore che non si tradisce, che non si piega all’oggetto amato. Ebbene, nella mia visione (alquanto mirabolante) il Cardìa sta a metà tra Erich e Anna: esso è il muro che separa gli innamorati impedendo loro di comunicare e di comunicarsi amorosamente. Cardìa è dunque quella cosa immobile che non lascia passare l’amore, ma che ama: che ama con dolore e meraviglia (ricordiamoci l’esternazione di fronte a “Calipso”: «Te, ti ha creata Omero»). C’è qui forse una estrema confidenza non meglio chiarificata, ma che muove in noi una certa dolce malinconia compartecipativa. Un abbraccio spirituale sorge infine dal cuore leggendo la Lettera post-lettura-del-racconto: una Vera dichiarazione d’umanità, di presa di distanza rispetto ai troppi putridi che sottraggono spazio vitale nel mondo, ai troppi putridi che tentano di corrompere anche i puri di cuore – costretti infine alla fuga mundi pur di sopravvivere –.


19006457644941346239540007893107696623184676n1-1638264025.jpg

L'autore

Pierangelo Cardìa torinese del 1955, autore di Primus Grammaticus Aneddoti Apocrifi (Aletti Editore, 2018), Volg'arte (Gian Giacomo Della Porta Editore, 2020), Ricordi di Scuola (Youcanprint, 2021), Primus Grammaticus Aneddoti Apocrifi seconda edizione (Youcanprint, 2021), L'Occhio di Vetro di Erich von Stroheim (Youcanprint, 2021). Con lo pseudonimo di Hugo Beaumont ha pubblicato quattro testi poetici, tradotti in lingua romena dalla scrittrice Laura Barbu, nella raccolta dal Danubio al Tevere Andata e Ritorno (Editura Minela 2020).

 

Il libro

Titolo: L' occhio di vetro di Erich von Stroheim

Edizioni: Toucanprint

Pagg.:120

Prezzo: € 20,00

Voto/Valutazione: 7/8

9788869437632_0_424_0_75.jpeg
cover
paesietnei
schermata2019-05-07alle16.38.33

Le nostre rubriche seguono il seguente ordine settimanale:

 

mercoledileintervistecopia
lunedilevideorecensioni
sabatoglievergreencopia
giovedilerecesnioniinlibrirtacopia
domenicailconsigliodellasettimanacopia
martedievenerdilenovita
sem
lorma
saggiatore
unnamed
logonn6
logoblackpngneweditore2018