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Gianni Verdoliva – Ritorno a Villa Blu - Robin

14/06/2020 01:01

Admin

Recensioni, home, Giovanni Verdoliva , Ritorno a Villa Blu, Robin Edizioni,

Gianni Verdoliva – Ritorno a Villa Blu - Robin

Gianni Verdoliva – Ritorno a Villa Blu - Robin - Lo speciale de Le recensioni in LIBRIrtà - Letizia Cuzzola

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Gianni Verdoliva

 

 

 

Ritorno a Villa Blu

 

 

 

Robin

 

 

Lo speciale

Le recensioni in LIBRIrtà

A cura di Letizia Cuzzola

 

Gianni Verdoliva nel suo “Ritorno a Villa Blu” (Robin, 2020) ci sorprende con una fiaba moderna nei personaggi ma dal sapore di classico, un po’ come un tiramisù rivisitato: diverso ma buono come sempre.

 

«Nel giardino di Villa Blu dal pozzo, nel silenzio circostante, si odono dei lamenti, indistinti, ovattati, come delle richieste d’aiuto. In lontananza uno scampanellio, forte, come un suono disperato», iniziamo da qui per immergerci nelle atmosfere, a tratti gotiche, di Villa Ludovisi dove incontreremo tre generazioni, a partire dal nonno Ascanio. 

Tanti i personaggi che, pur presentando caratteristiche sovrannaturali, hanno tratti ben delineati; anche le loro capacità, non proprio strettamente umane giacché improntate alla magia bianca e alla magia nera, sono facilmente individuabili. Verdoliva si muove con un canovaccio inappuntabile: da Amabile a Nerina ogni attore nella storia sa perfettamente cosa fare, partecipa con le proprie doti e attitudini a ché i fratelli Tommaso, Francesco e Alessio possano portare a compimento la missione affidatagli dal nonno nel Testamento. Facciamo un passo indietro: Villa Blu non è solo una dimora signorile nel bosco che delimita il paese, è anche una storia insoluta che ripercorreremo sfogliando le pagine, la ripercorreremo attraverso i personaggi originari e attuali, chiamati a metter fine al ripetersi degli eventi.

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C’è un momento esatto in cui i tre fratelli realizzano che la cura materiale della villa non è l’unico compito affidato loro dal nonno. Ancora: «Michele e Lucilla erano stati usati per compiere malefici su Francesco prima e su Tommaso poi. Da anni la zia di Michele provava un rancore mai sopito per la loro famiglia, un rancore che aveva tentato di appagare con terribili malefici».

 

Divagazione: in questo percorso di revisione e riordino incontreremo varie forze, ognuna rappresentata da una figura che già dal nome fa intuire quali siano le sue doti. Io, ad esempio, mi sono innamorata di Amabile, la pasticcera del paese, - si badi bene non solo perché la mia golosità è un dato certo e inconfutabile oltre che stranoto o perché anch’io condivida l’idea che ognuno di noi abbia un dolce ‘terapeutico’- per i suoi colori, la sua tenacia nel voler contribuire a far sì che – finalmente! – il Bene torni a trionfare sul Male. A mio favore: «Col tempo era arrivato alla conclusione che Amabile, forse, era una strega, una strega buona, di quelle che usano le arti divinatorie per fare del bene. Ma, in fondo, non era importante: quello che contava era lei, la sua ricchezza umana, la positività che infondeva. Strega buona, fata o donna semplicemente splendida quella era Amabile».

Ritorno a Villa Blu” è un romanzo trasversale, intergenerazionale, una buona compagnia.

 

 

Titolo: Ritorno a Villa Blu

Autore: Gianni Verdoliva

Editore: Robin

Pagg: 184

Prezzo: € 12,00

Valutazione: Nuovo classico