A cura di Letizia Cuzzola
350 pagine un po’ di timore lo incutono, così come i numerosissimi personaggi, ma superati i primi capitoli de “Il diavolo a rovescio” di Sabrina Caregnato (Libromania, 2020) lo stile e la narrazione serrata coinvolgono il lettore, catapultandolo fra i feudi abruzzesi della seconda metà del Cinquecento e la Venezia degli eccessi.
«Malo mori quam foedari». Amore, tradimenti e onore la fanno da padroni in questo romanzo accurato nell’uso della lingua e delle espressioni. Ci spostiamo fra l’Abruzzo e la Venezia regina dei mari dei secoli d’oro, fra quei dettagli che apriranno la strada al Barocco. Sono i primi decenni della dominazione spagnola in Italia ma Venezia resta un baluardo di indipendenza anche culturale. Seguiremo le vicende di una ricca famiglia abruzzese, le diversità caratteriali dei figli che invertiranno le sorti del Casato destreggiandosi fra duelli e lotte interne e interiori.
«Il seme che un uomo pianta in un grembo non basta a fare di lui un padre». Figura centrale del romanzo, o almeno per buona parte e decisivo nel guidare l’agire dei vari personaggi, è Nicolò Bertrando Guismondo (sì, i nomi saranno tanti e non tutti comunissimi, armatevi di pazienza o carta e penna come me), capostipite, padre-padrone, signore del feudo e delle vite di chiunque abiti la sua casa. Odiato dai figli, fornisce la chiave di volta e svolta del romanzo, costringendo la figlia minore (minorissima visti i 13 anni) a un matrimonio di convenienza con un ricco veneziano. E qui inizia il nostro viaggio con Claudia e Fadrizio Ferrante verso la Serenissima.
«Il peccato è donna fin dalla creazione». I due fratelli dovranno attendere l’arrivo di Alvise, il promesso sposo, e mentre per Claudia Venezia sarà una sorta di luna-park, per Fadrizio, cui il padre prospettava la vita monastica, si avvia un viaggio dentro al viaggio, un percorso di iniziazione ai piaceri della vita: l’incontro con Angelica/Belthazar manderà in crisi e in frantumi le verità assunte fino a quel momento.
Fra broccati, riti alchemici e intrighi di palazzo, la Caregnato (nella foto di Tony Kunz) ci fa piombare in un mondo solo apparentemente lontano nel tempo ma attuale nell’universalità dei sentimenti.
L'autrice
Sabrina Caregnato è mediatrice, specialista in gestione dei conflitti e dei rischi psicosociali sul lavoro, vive a Ginevra, in Svizzera. Ha pubblicato vari racconti e poesie su riviste letterarie.
Il libro
Titolo: Il diavolo a rovescio
Editore: Libromania
Pagg: 352
Prezzo: 15
Voto: Affascinante