È morta a Perugia Clara Sereni.
Figlia di Emilio Sereni, dirigente del Pci e di Xenia Silberberg, scrittrice di origini russe, con Via Ripetta 155, Giunti editore, fu finalista al Premio Strega.
La sua opera più importante, Il gioco dei Regni, Giunti editore, è considerato uno dei capisaldi della letteratura a riferimento di un periodo di cambiamento storico, il ’68. Raccontò le vicende dell’Italia, attraverso quelle della propria famiglia.
Creò la Fondazione Città del sole-Onlus per aiutare i disabili psichici, ispirazione emersa dalla nascita del figlio Matteo, nato con disturbi mentali.
Si ricordano due libri per il sociale con titoli in neologismo: Merendanz, Casalinghitudine e Passami il sale. Libri per raccontare la storia, sua e degli anni di impegno in politica in Umbria che si intersecavano con la descrizione di ricette culinarie e sostegno a donne immigrate.
Il suo esordio letterario risale a 44 anni fa, con il libro pubblicato per Marsilo, dal titolo Sigma epsilon, un "manuale" dell’impegno politico e antifascista.
L’omaggio di uno dei migliori autori contemporanei.Lo scrittore Massimo Maugeri, appresa la morte dell’amica e collega ha scritto nel proprio profilo Facebook un post, di rara sensibilità, chiedendo agli editori di ristampare la letteratura della Sereni.