Sergio Mangiameli - Quasi inverno - A&B editrice -
Le recensioni in LIBRIrtà
In cartaceo sul mensile Paesi Etnei Oggi
Non è il respiro che fa vivere, né la mancanza d’aria che fa morire. Cit.
Quasi inverno è il decimo romanzo di Sergio Mangiameli. L’autore, pubblicato da A &B editrice, e che vive sull’Etna, ci ha già abituato a colpi di scena che non ti aspetti, classici di quei thriller psicologici o di quei noir... solo che altrove li si comprendono.
Con questo libro, dove per stilistica Sergio Mangiameli eccelle, ci troviamo innanzi ad un bivio dopo aver letto le prime 4 pagine: scelgo di leggere con lentezza o tutto d’un fiato? E si! Può sembrare strano, ma la lettura puoi anche sceglierla, sarà poi lei a pilotarti nei meandri del pensiero e del contenuto.
A settantacinque anni, Quinto Di Miele, si ritira nell’ Isola, che altro non è che una casetta che trovasi nella fitta boscaglia. Il nome lo diede assieme alla moglie Lisa, che da due mesi è deceduta. La chiamarono così, proprio perché per giungervi dovevano attraversare un oceano di bosco. La vicenda che racconta Quinto Di Miele in un carteggio, verrà trovata da un giovane medico legale che deve certificare il decesso dell’ex geometra.
Fogli e penna senza astuccio sono lì, vicino al corpo senza più vita. C’è unmaresciallo che chiede al medico, Vincenzo Ponte, quante più informazioni possibili. Ma questo, sarebbe pronto a fornirgliele? Non lo sapremo se prima non si arriva in fondo a questo bel romanzo, dove le tragedie e il bigottismo post guerra di alcune famiglie, che ad un tuono di flatulenza si scandalizzavano per poi non aver scrupoli in altre azioni o pensieri, la fanno da padrona frattanto che si scorrono le pagine.
Quelle pagine che Quinto Di Miele ha scritto per un motivo ben preciso, lasciare la verità in eredità ai propri figli, sono pugni allo stomaco. Ci si aspetterebbe per i motivi più figurativi che appaiono: dalla figlia che è vicina ad ambienti di facili costumi, al figliolo vicino all’ambiente della medicina e persona troppo iraconda. No! Non è questo che ci consegna un pugile costante che ci colpisce allo sterno, bensì quella atrocità, che hanno voglia psicologi e pillole della dimenticanza varie di combattere con inutili consigli, che è il senso di colpa accorpato all’intuizione che un giorno della nostra vita, è e sarà l’ultimo, senza che sopravvenga un suicidio.
E questo proprio perché lo si sente, e allora bisogna finire un compito per consegnarlo ai posteri. Gli occhi del medico cadono sul carteggio, su una frase, finemente compiuta, finale. Di chiusura. Ma dove manca il punto di chiusura... e lì lo svelamento di questo incalzante quanto atroce e cinico, come alcuni suoiprotagonisti, romanzo, che consigliamo, a questo punto di andare a leggere. Subito.
Autore: Sergio MangiameliTitolo: Quasi invernoEditrice: A&B Pagg.: 99Prezzo: € 10,00Voto: 8 e 1/2
Su Paesi Etnei Oggi, per tutto il mese di Marzo alla rubrica Letto, riletto, recensito!