James Anderson - Il diner nel deserto - NN editore
A cura di Federica Duello.
Speciale consigLIBRO Natale 2018
Con la sua continua scoperta di autori, NN editore non smette un attimo di sorprenderci, e dopo Jess Ball e Tony Laudadio, adesso è la volta di James Anderson con il suo "Il diner nel deserto", romanzo d’esordio e primo volume della Serie del Deserto, un racconto dai molteplici aspetti (esattamente come chi si è rassegnato alla vita da semi-eremita, abituato a doversela cavare da solo in qualsiasi situazione), nonostante siano presenti forti connotazioni thriller: ambientazioni apocalittiche e sospette, personaggi enigmatici e a tratti contorti, situazioni al limite tra lo stesso thriller e il noir.
Anderson ci parla in modo asciutto, diretto e acuto, senza giri di parole, esattamente come i suoi personaggi.Ben Jones è il protagonista del nostro noir "on-the-road", un camionista sul continuo orlo della bancarotta e l’unico tra i suoi colleghi a percorrere in lungo e in largo la 117, un’autostrada che attraversa il deserto dello Utah, una terra ospitale solo per chi ha deciso di morirci o di passare la propria esistenza in solitudine.
In linea con lo scenario asfittico del deserto americano percorso da quell’autostrada che egli considera il proprio inferno personale, quel mondo appare inneggiare alla vendetta e all’astio, a un mondo in cui non conta null’altro se non la legge del più forte, legge con cui il camionista ha ormai imparato ad avere a che fare data anche la disastrosa situazione economica in cui si ritrova, ma che adesso lo vedrà come pedina di un gioco in cui fino alla fine non si è certi di chi siano gli alleati e chi invece gli avversari; per tutto il racconto, il nostro protagonista cercherà di opporsi a tale legge, forte della sua lunga esperienza sui quattro assi e del suo carattere temperato dal maledetto rapporto con quella striscia di asfalto alienato e segnato da un accadimento nefasto che lo esclude da qualsiasi contatto con una realtà che possa quantomeno definirsi normale.
Insieme a lui vi è una schiera di altri personaggi che, se a prima vista potrebbero apparire squinternati... ci si ricordi che vivono tutti in mezzo ad un deserto in cui l’unico contatto con il mondo esterno è l’autostrada 117 e il continuo su e giù di Ben con le sue consegne, quindi non c’è da meravigliarsi. Tra questi, Fergus e Duncan Lacey, due fratelli che come tutte le altre presenze quasi mistiche del libro hanno deciso di nascondersi in quel buco nero fatto di sabbia e spine all’interno di alcuni convogli del treno, e il motivo di tale follia verrà spiegato solamente a tempo debito.
Altra presenza singolare è Claire, la bellissima e misteriosa occupante di una casa abbandonata nascosta alla vista dell’autostrada e coperta da rampicanti, quasi voglia o debba nascondersi da qualcosa o qualcuno, che il camionista avrà la (s)fortuna di incontrare per caso, mentre svuota la vescica contro uno dei muri della casa; unica compagnia della donna, un violoncello immaginario le cui note inquietanti e solitarie ci accompagneranno lungo tutta la lettura.
A questo incontro e all’interesse per l’insolito strumento ritrovato in quell’ostico ambiente da cui Ben si ritrova coinvolto quotidianamente, si deve la conoscenza del nostro protagonista con Ginny, un’adolescente incinta in fuga da casa e con un passato non esattamente brillante ma con il carattere più forte delle rocce che regnano da quelle parti; nonostante la personalità cupa e scontrosa di Ben, la ragazzina riuscirà a far risorgere gli ultimi sprazzi di umanità rimasti in lui, inaspettatamente intento a proteggerla da chi volesse farle del male.
A far da contorno a tale matassa dai tratti apparentemente annebbiati come la vista sotto il Sole arido in cui ci ritroviamo, vi è il famoso diner da cui il nostro racconto prende nome, unico punto di riferimento per cui il mondo intero si ricorda ancora che da quelle parti c’è comunque della vita che pullula, nonostante tutto, grazie alle numerose apparizioni del locale in alcuni film celebri ambientati in quelle zone, e i cui diritti pagati permettono al proprietario, Walt Butterfield, di continuare a campare nonostante tenga il diner chiuso per scelta anche quando il cartello indica il contrario: è difficile, dopo che la propria vita viene travolta da una tragedia come quella che pesa ancora sul vecchio burbero dall’età indecifrabile.
"Il diner nel deserto" è un romanzo intrigante, che invoglia alla lettura parola dopo parola, pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, alla ricerca della soluzione ai misteri propri di una comunità che non crede in altro se non in sé stessa e rigetta la realtà circostante. È proprio questo rifiuto che ci spinge, noncuranti della volontà dei protagonisti, ad intrufolarci sempre di più nelle loro storie, affamati dalla voglia di sapere come va a finire.
Titolo: Il dine nel desertoAutore: James AndersonEditore: NNPagg.: 315Prezzo: € 18,00Voto: 10