PADOVA - Un premio Campiello all’insegna della mancanza dello stile. È la bacchettata che Lorenzo Tomasin,professore di Filologia romanza all’Università di Losanna, ha fatto cadere sui concorrenti del Premio Campiello 2018, presentando nell’aula magna del Bo di Padova i libri esaminati dalla Giuria dei Letterati, presieduta dal magistrato Carlo Nordio. E ci sono volute quattro votazioni perché uscisse la rosa dei cinque finalisti della 56/a edizione del premio letterario promosso da Confindustria Veneto.