LXXV PREMIO STREGA - 2021
TRA LE CANDIDATURE ANCORA UNA SICILIANA.
È GRAZIA PULVIRENTI
Le news
A cura di Giusy Sciacca
Puntuale, oggi venerdì 5, è stata annunciata sul sito ufficiale del Premio Strega l’ultima tranche dei titoli scelti dagli Amici della Domenica. Tra questi molti i titoli che abbiamo avuto modo di apprezzare da Arkadia Editore con Carrino e Ciampi, a SEM con Roberto Venturini, a Bertoni Editore con Anthony Caruana, a Exòrma con Massimo Roscia, a Giulio Perrone Editore con Paolo Zardi, a Robin Edizioni, Rubbettino e ancora altri. Tra le candidature ancora il nome di una siciliana, Grazia Pulvirenti. È così che la presenza isolana allo Strega si impone con cnque titoli, considerati i già rivelati Anna Giurikovic Dato, Mattia Insolia, Michele Ainis e Paolo Di Stefano.
Tra i romanzi che concorrono per il celebre premio si annovera, dunque, a pieno titolo Non dipingerai i miei occhi - Storia di Jeanne Hébuterne e Amedeo Modigliani (Juvence) scritto egregiamente da Grazia Pulvirenti.
«Non mi sembra vero, è un onore immenso e un privilegio talmente grande per un’opera prima che la gioia soffoca i pensieri. Ma sono felice più che per me come autrice per Jeanne come donna finalmente riscattata dall’oblio che l’avvolse tramite la scrittura e la lettura della sua storia», dichiara emozionata la scrittrice. Con questa candidatura il femminile ha la sua rappresentanza nella prospettiva della scrittura, volta a scandagliare l’animo della protagonista, Jeanne, e delle altre donne artiste rimaste prigioniere dell’oblio. L’opera illumina e indaga la figura di una donna ribelle e anticonformista, nonché pittrice di talento, di cui si erano perse le tracce: Jeanne, la compagna e modella di Modigliani. Suicidatasi il giorno dopo la morte dell’amato, Jeanne si perde però fra le pagine delle biografie del pittore e nell’imponente letteratura dedicata alle avanguardie artistiche del primo ventennio del Novecento.
Con quest’opera Grazia Pulvirenti ha voluto restituire alla sfortunata artista la sua voce, i suoi colori, le sue bizzarrie, reinventando, al di là del mito, la “vera storia” di donna scandalosa e artista. E, come scrive Massimo Onofri, l’illustre italianista, che presenta la candidatura di Pulvirenti allo Strega, sono “tanti i piani del romanzo, epperò convergenti in direzione del tema decisivo: l’amore come assoluto singolare e la sua perdita come totale disfatta biologica. Nei modi d’un sentimento che innerva ogni pagina: la vita è tutto ciò che abbiamo, ma è anche -leopardianamente - tutto ciò che dobbiamo patire.”
Pulvirenti scava nell’anima di Jeanne e Amédé e ne rivela le contraddizioni laceranti, le ambivalenze e ambiguità, le esitazioni e gli inciampi, al contempo allargando la visuale all’esaltante microcosmo della cosiddetta École de Paris – invero assai cosmopolita, ma che vide i suoi componenti incontrarsi come per magia nella capitale francese ai primi del Novecento. È così che Non dipingerai i miei occhi diventa anche una ricostruzione d’ambiente e d’atmosfera di sorprendente veridicità. Pulvirenti coniuga felicemente energia inventiva e perizia documentaria così che, quasi senza accorgersene, il lettore corre tra i caffè di Montparnasse e la «collina comunarda e popolosa» di Montmartre, si addentra nei vicoli del Quartiere Latino, visita atelier improvvisati dentro bugigattoli o anguste mansarde, si fa largo in gremiti bistrot e stordisce nelle fumerie d’oppio. Tutto pur di respirare, anche solo per un attimo, quella stessa bellezza vissuta più di un secolo fa da una comunità di artisti eccezionali della caratura di Henri Matisse, Constantin Brancusi, André Derain, Pablo Picasso, Fernand Léger, Georges Braque, Maurice Utrillo, Gino Severini, Marie Vassilieff, Tsuguharu Foujita, Diego de Rivera, Marc Chagall, Juan Gris, Moïse Kisling, Chaïm Soutine, e molti altri.
Adesso bisognerà attendere il prossimo 10 giugno per conoscere i finalisti. L’ambitissimo “Strega” premierà un solo vincitore l’8 luglio.