"Michela Tanfoglio è la prima donna a ricevere il premio. Lè è stato consegnato l'11 settembre 2021 a Cattolica, nel Teatro della Regina, a conclusione della kermesse letteraria (giunta alla tredicesima edizione) che nell'elenco dei partecipanti annovera i nomi di giornalisti come Sergio Zavoli e Roberto Gervaso, registi come Pupi Avati e Leandro Castellani e tra i musicisti Vince Tempera e Cristiano Malgioglio. La rassegna prevede riconoscimenti anche per i professionisti del mondo dell'editoria, figure magari più defilate ma non meno importanti. La professionista, che non si era nemmeno iscritta al Premio, è stata scelta dalla giuria per le straordinarie capacità dimostrate nella difficile professione di editor, con centinaia di opere di successo che grazie alle sue indiscusse abilità hanno potuto vedere la luce, regalando indescrivibili emozioni". (Repubblica Torino)
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A cura di Salvatore Massimo Fazio
Michela Tanfoglio nel 2016 fonda EditReal, agenzia di servizi per l'editoria. Bresciana, d'adozione piemontese, ha subito legato il proprio nome al nostro blog e al Primo Festival del libro e della letteratura - Etnabook. Ogni anno, da tre anni, ha sponsorizzato quest'ultimo con i premi agli autori. Giorni fa è stata nominata miglior editor dell'anno. Un'intervista su Repubblica ne ha dato ampia visibilità. Per noi, partnership Cherrypress, ecco cosa ci racconta.
Miglior editor italiana del 2021. Congratulazioni. Come ci si sente?
Un po' spaesata. Il mio è un lavoro dietro le quinte e quando mi è arrivata la comunicazione e la motivazione, soprattutto, mi sono sentita sciogliere come un Kinder al sole. È stata una grande emozione, lo devo ammettere.
Lei è il CEO & Founder dell'agenzia letteraria EditReal. Quando e perché nasce?
Editreal nasce nel 2016; dopo anni di gavetta, una sera ho deciso che il giorno dopo avrei aperto un'agenzia e la mattina seguente l'ho fatto. Sono stata molto fortunata: forse avevo lavorato bene durante la mia genesi, ma ho avuto subito un portfolio autori più che fornito… da lì è stato un crescendo giorno dopo giorno. A oggi contiamo moltissimi autori, case editrici e collaborazioni prestigiose, non ultima quella con Stas Gawronski e la scuola di scrittura Writers Studio.
Qual è l'obiettivo che si pone la sua agenzia?
Scovare capolavori, formare autori e diventare la più forte agenzia italiana ed europea. Lavoriamo per questo. Se devo essere onesta, lavoro solo per obiettivi: volevo un determinato percorso di vita e l'ho raggiunto; volevo un'agenzia che funzionasse e l'ho creata; volevo diventare il miglior editor del mondo e… per quello c'è tempo. (Ride!)
Come si diventa editor?
Dopo aver letto almeno un migliaio di libri, aver concluso a pieni voti una decina di corsi e aver agito e lavorato su almeno trecento, quattrocento testi. Poi, basta continuare così. Mille libri non sono poi così tanti e bisogna continuare a formarsi. Ogni giorno, cerco di battere tutti i miei record. L'altra sera sono arrivata a rivedere (il testo era buono, lo ammetto) trentacinque cartelle in un'ora. In prossima lettura, vedremo cosa ho combinato, ma confido nelle mie capacità e nel mio lavoro certosino.
Quali sono, secondo lei, le 3 qualità di un bravo editor?
Conoscere il proprio lavoro, aver letto abbastanza per comprendere come migliorare l'opera ed essere il più possibile rispettosi nei confronti del testo. Mai stravolgere le opere.
Come riconosce un buon libro?
Potrei impiegare una decina di ore per rispondere, ma per essere brevi direi da molti fattori, i cosiddetti "parametri positivi". Ci sono libri e libri, ma un'opera che risulta corretta nello stile, nelle forme, nella struttura e che offre una trama non scontata, può essere definita buona.
Come scegli le storie da editare?
Dipende anche qui da molti fattori. L'agenzia offre editing a chiunque, ma talvolta, se le criticità superano la qualità del testo, evito di prendere in carico l'opera. Non chiederei mai determinate cifre per un lavoro mediocre, ho la mia etica da seguire.
Che idea ha del panorama letterario italiano?
Ho più idee. Ci sono scrittori in Italia che ogni volta che leggo un loro libro non riesco più a staccarmene tanto da impararlo quasi tutto a memoria, altri che non mi emozionano. L'editoria è un settore dove le persone pretendono molto e alla fine i libri non vendono abbastanza. Si lamentano un po' tutti, dagli autori agli editori, ma probabilmente è il panorama italiano a essere cambiato negli ultimi vent'anni e noi dobbiamo cercare di adeguarci. Cambiare la rotta non servirebbe a nulla.
Cosa legge un editor come Michela Tanfoglio, nel tempo libero, per staccare la spina e rilassarsi?
Michela smette di leggere per lavoro e attacca a leggere per piacere. Diciamo che preferisco la saggistica, ma leggo anche tanti romanzi e rileggo spesso i classici della letteratura mondiale. Il romanzo che ho amato di più quest'anno per lo stile altissimo dello scrittore, è "Loro" di Roberto Cotroneo, edito da Neri Pozza. Come saggio, invece, la storia della Disney, opera sorprendente. Ultimamente sono rimasta a bocca aperta con "Renoir", una silloge scritta da Massimo Laganà e pubblicata da Morellini Editore: questa non è una raccolta di racconti, ma il dipinto di un'epoca. Magnifico.
Il lockdown è stata un’esperienza traumatica per tutti. Come l'ha vissuto?
L'ho vissuto benissimo. Ho triplicato il lavoro, ho approfittato del blocco totale e ho letto tantissimo. Un periodo drammatico per ciò che accadeva intorno a noi, ma altamente formativo e di grande ispirazione.
Prossimi impegni?
Bella domanda: da dove inizio? Allora, ci saranno grandi novità a partire dal 2022! Per ora abbiamo trattative televisive e cinematografiche in corso, ma non solo… Ci saranno due grandi Festival… più di così, però, non posso esprimermi. Di certo, credo che per quaranta o cinquant'anni continuerò a fare questo mestiere: ne riparleremo presto, dunque! (Ride!)