A cura di Salvatore Massimo Fazio
In attesa e speranzosi della pubblicazione di un suo nuovo libro, ce lo auguriamo tantissimo, oggi vi raccontiamo de “Lo storiografico dei disguidi” (Arkadia, pp. 141, € 14,00), di quel fenomeno di Paolo Codazzi. Comprenderete da questo cappello che il libro ci ha molto impressionato per la straordinaria sperimentazione che l'autore toscano ha applicato per tirare fuori dalla sua penna qualcosa di unico che lontanamente potremmo accostare al pirandellismo o al kantismi, seppur non ci sentiamo di concepirne una estensione data la particolarità di questo volume, articolato in capitoli con epiloghi esaltanti.
Ci sono protagonisti per ogni 'zona' del libro, Bertino, Giacomo et alii, che grazie alla capacità peculiare del nostro, vengono introdotti in dinamiche sociali che conosciamo come normali e semplici, ma che subiscono rovesciamenti vicini ai concetti dell'assurdo e della modernità non auspicata nei diversi contesti narrati.
Codazzi, miscela la fiction a personaggi e momenti storici vissuti e accaduti realmente, e grazie a questo intersecarsi sviluppa un'attenzione altissima che riesca a far mantenere al lettore, ma basti pensare ad esempio alle note in epigrafe dove campeggiano Erasmo Da Rotterdam, sulla finzione e Leo Kadanoff sulla scrittura e la il reale. Ma anche in Codazzi, come in ogni grande autore non può mancare la crisi in cui ha messo l'umanità lo psicoanalista Jung. Ambientate tutte a Firenze, le quindi storie narrate dal Codazzi danno l'impronta della sopportabilità dell'esistente, quasi a riconoscere in calce la disperata idea di Cioran di annullarsi e a tal merito non possiamo non citare lo spettro delle insonnie, che colpì l'intellettuale franco-romeno.
Questo libro è un'altalena di commozione e di disperazione, di divertimento e di riflessione che soltanto un personaggio dalla scorza dura e raffinata poteva partorire. Paolo Codazzi, presenta così un immaginifico stile ideatorio che rasenta e ripercorre il reale di diversi uomini, quando sorpresi nel limbo della vita, si ribaltano nel tentativo di risolvere alcuni impedimenti che li hanno bloccati. Ma li risolveranno? A voi la risposta. Per l'estate 2023, nonostante sia uscito due anni fa, lo possiamo dichiarare libro consigliatissimo.
L'autore
Nato a Firenze, città in cui vive e lavora, operando attivamente nell'ambito culturale cittadino. È fondatore della rivista «Stazione di Posta» e del «Premio Letterario Chianti». Studioso di storia antica ed etruscologia, collabora con quotidiani e periodici.
Il libro
Titolo: Lo storiografico dei disguidi
Editore: Arkadia
Pagg.: 141
Prezzo: € 14,00
Voto/Valutazione: Speculare tra storia e fiction