A cura di Federica Duello
Sovente ci si dimentica che anche i personaggi illustri abbiano dei sentimenti o che, addirittura, essi possano pure avere reazioni, è proprio il caso di dirlo, umane a ciò che li circonda: ciò avviene maggiormente quando al centro dei quesiti si trova un’entità che fin dall’epoca del Re Sole era idealmente concepita discendente divino di un potere insignito dall’alto, ossia il sangue blu.
La regina Victoria è un chiaro esempio di illustre figura divina dai tratti umani: da adolescente affascinante, anche se soltanto caratterialmente, con i suoi occhi celesti e la sua fermezza di polso che la caratterizza già dalla giovane età, dopo la morte del nonno Giorgio III pone sul proprio capo la corona appartenente a uno dei regni più ambiti e, secolari al mondo: la corona monarchica inglese. È sotto il suo comando che l’isola conoscerà il periodo di crescita economica e industriale che rafforzerà il senso di appartenenza e di attaccamento del popolo all’adorata famiglia reale nonostante i continui pugni di ferro a tre fra coloro che intendevano mantenere la residente al Buckingham Palace a simbolo imperituro della grandezza sassone, la volontà ferrea di una regina che difendeva il popolo e le apparenze di un regno in continuo bisogno, e quelle fazioni politiche che, contrari, giudicavano le teste incoronate una palla al piede dell’avanzamento sociale inglese. Victoria ne è a conoscenza ma non disdegna l’appartenenza genetica al nonno, ai suoi tempi dedito ai festini reali a cui presenziava una gamma estremamente ampia di personalità tra cui, sorprendentemente (non del tutto, se ci si sofferma un attimo a pensare), non tutti gli astanti rientravano nelle fila dinastiche della casata regnante o in quelle dei loro omologhi europei. Insomma, Victoria si dimostra per quello che è: piange, ride, si emoziona, ha paura, si innamora; una donna intenta a rimanere tale fin quando ne avrà la facoltà. Ma l’amore arriverà anche per lei, con il matrimonio con il cugino tedesco Alberto e i sette figli tramite cui lei e il marito fedele e vittorioso istaureranno forti e lungimiranti rapporti di parentela con le principali famiglie reali del tempo.
Il resto è storia: la grandezza dell’Inghilterra e le sue trasformazioni ottenute dall’operato della famigerata coppia, ciò che l’amore cambiò in una regnante e di conseguenza, in un paese intero prima della sua esistenza, durante e poi dopo di esso, quando dovrà concludersi inaspettatamente e per tragici avvenimenti; i rapporti commerciali con le Indie fino a divenirne Imperatrice, i moti rivoluzionari: quell’altra faccia della medaglia attenta a che i lustrini reali non offuscassero le menti del popolo a cui tali onori non erano dedicati, e i loro successi. Ma come è possibile collegare così tanti fattori insieme e trarne una logica? Sembra assurdo dirlo, ma ancora una volta, le innumerevoli sfaccettature sono il motore di un piccolo sistema che andranno a scatenarne di più grandi e le conseguenze, come sappiamo bene, si protraggono fino ai giorni nostri.
Il Regno Unito vittoriano raggiunse molteplici, onorevoli obiettivi grazie e a causa della sua amata regina e dei suoi familiari, ma la scrittura di Antonio Caprarica fa sognare chi legge il suo “La Regina Imperatrice” e crea un romanzo storico in cui storia, politica, malizia e tanta, tantissima umanità si mescolano. Il lord giornalista che tanto conosce del sangue blu di una delle nazioni più potenti al mondo, non trattiene peli sulla lingua e racconta tutti i (supposti) segreti della famiglia più discussa dall’Europa del diciannovesimo secolo; come anch’egli anticipa, molti dei dialoghi “intimi”, tra cui quelli intrattenuti con le più antiche fonti di intrighi di palazzo sono stati attinti dalla sua immaginazione, ma ciò fa riflettere: sarà davvero così? Dove si tratteggia la linea tra realtà e finzione se, alla fine dei conti, i fatti corrisponderanno al vero?
Tutto ciò è sorprendente e vale la pena di leggerlo per farsi protagonisti dei principali avvenimenti della storia inglese con gli occhi di chi sembra averla vissuta in anteprima per poi tornare indietro ai tempi futuri per raccontarla.
Titolo: La regina imperatrice
Autore: Antonio Caprarica
Editore: Sperling & Kupfer
Pagg.: 416
Prezzo: € 18,50
Voto: 9