Paola Baia
L'amico ammucciato
Scatole Parlanti
Le recensioni in LIBRIrtà
A cura di Vincenzo Fazio
Recensire questo libro non è stato per nulla facile in quanto molti dubbi ci hanno colto e per la bellezza della storia raccontata e per l'alta cultura e relativa bellezza dell'uso della lingua siciliana in alcuni dibattiti, riportati con fedele trascrizione dalla brava autrice.
La storia
A Roccaserrata, piccolo centro del palermitano, vive il Barone Contiforte con la moglie Assuntina, di tempra mite e scialba, dedita soltanto alle apparenze nobiliari. Con loro l'adorata prole composta di due femminucce e un maschietto. Quest'ultimo è il piccolo, Alfredino, bimbo che sembra vivere in un mondo estraneo a quello delle sorelle e del contesto sociale: un bimbo non comunicativo né socievole, che oggi potremmo associarlo all'autismo, ma essendo negli anni sessanta ancora non chiare erano molte patologie (ma questa è una supposizione nostra).
Nella tenuta del Barone, vive anche la famiglia di supporto, i Muddica, cui Salvatore, il capofamiglia è il tuttofare al servizio dei Contiforte. Il figlio di questi è Carmelo, ragazzino molto vivace, che ha stretto amicizia con Alfredino e col quale quest'ultimo si diverte e sente forte la vicinanza. Un dì Alfredino scompare nel nulla e nonostante le affannose ricerche che si susseguono tutto sembra rimanere in uno stantio stato di evanescenza. L'unico che non si arrende alla sparizione di Alfredino è Carmelo, ma il tempo affievolisce ogni cosa e gli anni passano, ma sempre vivo rimane il ricodo di Carmelo.
L'eredità
Carmelo, pare avesse poteri sensitivi, ereditati dal capostipite dei Muddica, il nono paterno, personaggio famoso per le sue capacità di individuare occulti misteri prima che fossero svelati, dal sesso di un futuro nascituro a delle acque scorrevoli per la salvaguardia di stati di irrigazione. Carmelo rammenta quando chiese al nonno dove poteva essere Alfredino, questi gli indica un luogo, ma dopo poco tempo muore e pertanto l'indizio è a solo pochi centesimi dala verità.
Il tempo passava e Carmelo strinse intimità con Agata, la sorella di Alfredino, che non dimentichiamo, aveva anche un'altra sorella, una specie di clone della madre, nutrita di una notevole ignoranza, nonstante il Barone avesse fatto studiare i suoi figli con l'insegnante Rachele, altro personaggio chiave della quale non vi diremmo nulla, perché leggendo il volume scoprirerte una "porta" della narrazione che non ha eguali.
Nel decorrere del tempo molti misteri si scoprirono sul conto del Barone a causa di scoop non indifferenti. Questi aveva dilapidato il proprio patrimonio a causa del suo essere ludopatico in giochi d'azzardo e illegali e sperperava molto anche a prostitute. Problemi! Problemi che lo fecero indebitare tanto da chiedere prestiti ad usura con relativa chiusura in un limbo disperato. Ma un'idea illuminò il Contiforte, quella di far maritare una delle figlie con un benestante del luogo. L'idea non era delle peggiori in quel momento storico, ma i loschi figuri usurai continuavano a minacciarlo perché volevano la restituzione di tutto e coinvolgevano anche Carmelo usato per fargli giungere le minacce, che frattanto era diventato un uomo di fiducia, alla stregua del padre, del Barone.
Capacità dell'autrice
Nella narrazione molti episodi, che a tratti sono anche divertenti, sono opera geniale della Baia, specie quando ci troviamo innanzi al dibattito in siculo strictu sensu, ad esempio quando l'uso del verbo ausiliario continua ad essere incessante nel tenttivo di miscelare il dialetto all'italiano.
Chi emergerà dall'intricata matassa ovviamente sarà Carmelo, che grazie ai poteri sensitivi ereditati dal nonno scoprirà alcuni elementi su dove si trova Alfredino.
Colpo di scena
Al contempo la storia intricata prende una svolta improvvisa: Alfredino, Carmelo, Agata saranno protagonisti di un finale esplosivo, agrodolce, ma che ad oggi difficilmente riusciamo a trovarne. Opera consigliata perché da l'idea di certa cultura siciliana dagli anni sessanta in poi e anche della bellezza della produzione di questa terra sempre più madre di maestria letteraria.
L'autrice
Paola Baia è catanese del '76. nel 2019 ha pubblicato il suo romanzo d'esordio "La mosca di casa Bellassai" (Edizioni Lussografica) facente parte della collana L'immagine rovesciata - Prove di narrativa siciliana. Nel 2021 ha vinto il concorso letterario "Etnabbok - Cultura sotto il Vulcano", nella sezione un libro in una pagina.
Il libro
Titolo: La'mico ammucciato
Edizioni: Scatole Parlanti
Pagg.: 237
Prezzo: € 17,00
Voto/Valutazione: Stilisticamente nuovo