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Dario Neron - Franco Toro. L'uomo più bello del mondo - Castelvecchi

08/10/2020 01:01

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Dario Neron - Franco Toro. L'uomo più bello del mondo - Castelvecchi

Dario Neron - Franco Toro. L'uomo più bello del mondo - Castelvecchi - Le recensioni in LIBRIrtà a cura di Federica Duello

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Dario Neron

 

 

 

Franco Toro. L'uomo più bello del mondo

 

 

 

Castelvecchi

 

 

 

Le recensioni in LIBRIrtà


A cura di Federica Duello

Costantemente sballato tra attimi di umanità malamente riconosciuti come sentimentalismi e il materialismo estremo dei tempi moderni, Franco Toro è alla punta di diamante del suo percorso di vita: è un fascinoso ragazzo di ventotto anni ed è il miglior escort in circolazione, eufemismo per indicare un prostituto per gente che ha tutto tranne che la fedeltà ai propri principi e al matrimonio che tanto frettolosamente accorre a contrarre quanto a venirne meno.

Tutto ciò che lo circonda, nonostante i lustrini che accecano la vista di chi ne è all’esterno, è una corsa all’apparenza ma marcia al suo interno: la città giardino in cui lavora e abita, tanto lussuosa quanto piena di pregiudizi; la fantastica Ferrschedes che guida, un chimerico prodotto di una società, o di un paio di esse, in crisi a cui Toro si è ormai abituato e che rappresenta tutto ciò che ha intorno; le sue stesse clienti (o forse sarebbe meglio dire pazienti?), secondo cui, nomen omen, Franco Toro è il migliore in circolazione e per questo lo contattano regolarmente per qualche boccata di libertà, per sfuggire da una abitudinarietà che le intrappola con una presa più stringente dei tubini che indossano abitudinariamente mentre tirano a sé e si incollano addosso gli anni che il tempo ruba loro con l’intervento della chirurgia estetica grazie ai risultati del sapiente dottore Copiaeincolla.

Il mondo favoleggiante dell’escort di turno non è costituito solo da questo. Tra un’avventura in giacca e cravatta e una notte da stallone, è la sorella Maria che lo riporta alla realtà: una ragazzina paraplegica con la sindrome di Tourette a cui Franco deve i suoi piedi saldi al suolo, che va a visitare abitudinariamente e per cui farebbe di tutto, anche lavorare a doppi turni per concederle, nel nosocomio in cui alloggia, tutte le comodità che merita. E come succede nei migliori film, è lei che, dall’interno della sua stanza con le finestre rinforzate, gli ricorda che la sua esistenza non è solamente composta da effimere infatuazioni e da notti a cinque stelle; che gli butta in faccia, con le sue involontarie imprecazioni, la realtà di ciò che è: un tombeur de femmes preda di una vita, incosciente di esserlo.

Nonostante il lusso e la lussuria a cui ormai si è abituato, Toro nasconde un lato del suo passato che ha voluto lasciar perdere e che si ritrova nelle lettere inviate a Esse, unica donna in grado di aver fatto vibrare quelle corde di violino emozionali altrimenti immobili. È qui che si ritrova il vero Franco Toro: nei ricordi a cui deve la sua profondità d’animo e il suo ritorno a “semplice” essere umano in grado di stravolgere l’idea che si ha di lui grazie alla sensibilità sorprendentemente spiccata per il bello interiore, per l’attenzione ai dettagli e la bontà che contraddistingue solamente un uomo che ha visto la possibilità di vendere il proprio corpo per piacere come unica opzione che gli permettesse di giocare con un mondo malato fino al midollo e, magari, uscirsene con qualche migliaio di dollari in tasca per poter finalmente ridere in faccia a chi dice che in determinate circostanze o diventi burattino o sei fuori dal giro per sempre. 

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Franco Toro: l’uomo più bello del mondo” di Dario Neron, più che un romanzo, è da definire un saggio sulla natura umana in preda ai miraggi della società moderna: le sue routine, le sue amicizie sgangherate con Burro, un omaccione dal cuore semplice decisamente agli antipodi rispetto al suo fare eccessivo e alla giornata, e Pettirosso, una maitresse con un passato sbomballato almeno quanto il suo, sono gli estremi tra cui si muove la sua vita. E ciò si mostra attraverso le riflessioni che si leggono tra un’avventura di letto e l’altra, contornate da vini pregiati, lenzuola di seta e incontri nascosti alla vista dei rispettivi mariti. Da non dimenticare l’altra faccia della moneta, quella che un giorno ti vede sfiancato a letto, stanco dello stile di vita più bello che si possa immaginare; e mentre tutti intorno vorrebbero essere te, tu daresti tutto ciò che hai per essere qualcun altro. La verità è che ognuno di noi ha dei bisogni, delle pulsioni talmente profonde e intense che facciamo fatica a tenere nascoste a noi stessi ma che fanno parte della nostra persona e a cui neanche noi riusciamo a nasconderci: possiamo sviarle o fingere di governarle fin quando ci riteniamo di esserne in grado, ma verrà sempre il punto in cui saranno loro a prendere il controllo, anche se per poco.

Perciò, si può dire che c’è un po’ di Franco Toro in tutti noi.

Titolo: Franco Toro. L'uomo più bello del mondo

Autore: Dario Neron

Editore: Castelvecchi

Pagg.: 212

Prezzo: € 20,50

Voto: 8