Si terrà il 13 ottobre presso la Sala delle Verifiche nel Complesso Monumentale dello Steri a Palermo un convegno particolare che mischia conversazione e momenti performativi in video d'arte, dal titolo “Palermo nel nome di Ada Lovelace”.
“Parole, pensieri e video per ricordare la profetessa della computer era, Ada Lovelace. Ogni anno nel mese di ottobre in tutto il mondo si ricorda colei che per prima immaginò l'intelligenza artificiale e che realizzò il primo linguaggio di programmazione che permetteva di trasferire dei dati ad una macchina in grado di processarli, e che era in grado di di fare calcoli algebrici di ogni ordine e grado. Figlia del famoso poeta romantico Lord Byron e della nobildonna e matematica Annabelle Milbanke, visse una vita breve, intensissima tra la nascita di tre figli, amori clandestini, passione per il gioco e i cavalli, debiti, malattie e tragicamente finita all'età di trentasei anni a causa di un tumore all'utero. Alla fine della sua vita pensava ad una fusione tra Poesia e Scienza, ad una Scienza poetica”.
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Non vi era ancora la luce elettrica che Ada Lovelace teorizzò il concetto di software. Il tutto avvenne da una intuizione quando capì che una macchina poteva avere un funzionamento base rigido e una seconda parte "programmabile", quindi mobile, il software appunto.
Intese bene che quella invenzione avrebbe potuto mutare per sempre la scienza, influenzando tutte le discipline. Ma non solo: così pensando e realizzando seppe di inaugurare una nuova cultura, cosa poi accaduta e che ad oggi con l'era digitale, viviamo.
Ada Lovelace inizialmente prese spunto dai telai meccanici che Monsieur de Jacquard aveva realizzato attraverso l'uso delle schede perforate – non dimentichiamo che collaborò con Charles Babbage. Queste schede se applicate alla macchina analitica avrebbero permesso di programmare una nuova macchina che “operazionava” algebricamente ogni ordine e grado stivando milioni di dati in una "memoria".
Capì che in un futuro non lontano, elaborare informazioni di svariata natura, compresa la musica e le immagini sarebbe stato possibilissimo: la macchina in primis eseguiva calcoli sino ad approdare al 'tutto' contemporaneo che ormai oggi non ci permette di estraniarci: elaboriamo e inviamo informazioni di qualsiasi natura e grado. Praticamente Ada Byron Lovelace fu profetessa, "vedendo" il proprio futuro in ciò che è il nostro presente. Questa è la storia di un momento del passato che ha anticipato il futuro.
La promotrice di questo evento straordinario, che incensa la Sicilia di personaggi di spessore culturale, nativi e d'adozione è Valeria Patera (nella foto in alto), che dal 2013 segue le orme di Ada Lovelace tanto che nel 2013 ha ricevuto il Premio Residenza della Bogliasco Foundation che le ha permesso di scrivere la prima stesura del testo poi rappresentato nei migliori teatri italiani con una grande attrice come Galatea Ranzi; di averlo rappresentato anche in sala A degli studi RAI di via Asiago e mandato in diretta radiofonica e di veder pubblicato il testo nel link che segue http://www.editricesapienza.it/node/7404. Specialista, nota a livello internazionale per le sue rappresentazioni delle biografie di grandi scienziati e per aver pubblicato libri e podcast Rai e collaborato con ambasciate, atenei e fondazioni di varie capitali europee, dal 2019 si è trasferita a Palermo e ha fatto dei confini dell'Isola i suoi confini d'elezione. Integrata perfettamente nella comunità artistica e intellettuale della Capitale siciliana, collabora con le maggiori istituzioni culturali e con l'Università. Il Covid ha portato la cancellazione di molti eventi da lei messi in calendario ma non ha ceduto e ha continuato indefessa a lavorare e progettare infatti lo scorso ottobre ha messo in scena Le parole di Rita , ispirato alla vita di Rita Levi Montalcini, alla Chiesa dello Spasimo per la rassegna Parola a Palermo, curata dal Teatro Biondo, il suo racconto "La Vita Eterna" è stato selezionato per il Premio Racconti Siciliani e pubblicato da Historica Edizioni, il suo testo Vita minima in luce è stato pubblicato nel volume collettivo di Flaccovio editore "Aspettavamo fiduciosi la primavera", pubblica interviste a grandi personaggi siciliani sul mensile Gattopardo.
Si può attingere il gran lavoro della Patera, sul tema che il 13 ottobre sarà presentato, visitando la pagina facebook Ada Lovelace La Fata Matematica