L’amore al tempo dei voucher Beppe Liotta e Loredana Mazzone - Imprimatur edizione - Le Video recensioni - Le interviste
Loredana Mazzone e Beppe Liotta, al loro esordio relativo, già in una antologia, Partiamo da qui. Undici personaggi in cerca d’editore, curata da ’quella’ geniaccia di Cinzia Lacalamita e dal quel gran tecnico della fisiognomica di Igor Damilano, erano presenti, sono i nuovi autori che Imprimatur editore ha messo sotto contratto, lanciandoli nel firmamento della letteratura socio-contemporanea del panorama nazionale.
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Sinossi. "Tra colloqui di lavoro finiti male, una tesi di laurea in cui l’imprevisto è sempre in agguato, assunzioni in nero, voucher dal valore poco chiaro e serate in cui libertà è la parola d’ordine, si intrecciano le storie di cinque giovani distanti tra loro per classe economica e non solo, ma accomunati da personalità eccentriche, spavalde e fragili, in un crescendo di sentimenti confusi che vanno alla sola ricerca del "chi è giusto per chi?" Uno spaccato sulle attuali difficoltà di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, dove l’amore insegue tutti per collegare il passato di ognuno a un futuro che, per vedere uno spiraglio di luce, dovrà per forza affrontare il buio del presente. A fare da cornice genitori dalla mentalità chiusa e autoritaria, ma colmi di segreti che non aspettano altro che venire a galla al momento giusto: ogni cosa a suo tempo."
Intervista.Ma chi saranno mai questi due? Per tanto tempo, ci hanno seguito, e hanno presenziato anche agli incontri sulfurei e luciferini del nostro direttore. Li abbiamo conosciuti, scoprendo che sono gli scrittori Beppe Liotta e Loredana Mazzone dei quali in Sicilia un gran bene si dice e diceva attorno a questa coppia di bravi autori, che non apparivano. Penne sensibili, crude e raffinate, seguaci dei metodi e delle tecniche narrative apprese alle lezioni di scrittura creativa, tenute dai maestri Cinzia Lacalamita e Igor Damilano, i due autori siciliani, che intervistiamo in anteprima, oggi 20 febbraio 2018 giorno di uscita del loro nuovo romanzo L’amore al tempo dei voucher, si sono guadagnati la pubblicazione con una tra le migliori case editrici italiane indipendenti, IMPRIMATUR. E quando un editore di tale calibro, promosso e distribuito dal gruppo Rizzoli, ti pubblica, puoi anche smettere di essere modesto: sei bravo, non c’è nulla da aggiungere. Basta così, leggiamo le risposte alle domande che abbiamo posto ai due.
1.Ciao Loredana e ciao Beppe, andiamo subito al sodo: ci presentate gli autori de "L’amore al tempo dei voucher?"
Loredana: Sono nata a Mammola, piccolo paese in provincia di Reggio Calabria. Dopo aver conseguito la laurea in Medicina Veterinaria mi sono trasferita in Sicilia, dove vivo attualmente. Svolgo la mia attività nel settore del benessere e della medicina naturale. Nel 2014 pubblico il mio primo libro: "Scivolata su una buccia di banana", nel 2017 sono coautrice in "Partiamo da qui" per la casa editrice Imprimatur. Definire Loredana Mazzone non è semplice. Sono in continua evoluzione e sfegatata sognatrice. Obiettivo principale della mia vita è quello di stare bene facendo ciò che amo. La fretta di mordere il mondo, che a stento dopo anni di esercizio riesco a dominare, mi porta a stare con il piede premuto sull’acceleratore. Mi guardo molto dentro, attingo per porgermi agli altri. La scrittura è arrivata come bisogno profondo di dare e ricevere emozioni. La voglia di andare oltre mi ha condotto a Trieste attraversando l’Italia. Plasmo continuamente me stessa: continuo cambiamento che desidero nell’universo che mi circonda.Beppe: Comincio dall’inizio. Nel lontano o vicino, dipende dal punto di vista, millenovecentosessantuno fui dato alla luce in una fredda notte d’inverno nell’abitazione dei nonni materni sita al centro di Acireale. Aspetta, forse così mi dilungo troppo. Dunque, che sono acese di nascita ve l’ho già detto, mi chiamano Beppe Liotta e di professione faccio il designer, amo l’arte, la natura e lo sport, mi piace ridere, soprattutto di me stesso. Da sempre ho avuto la smania di scoprire, conoscere i miei limiti e cercare di superarli, per questo motivo non mi sono mai tirato indietro ad aprire le porte per vedere cosa ci fosse oltre. Fu proprio l’apertura della porta di una libreria di Trieste ad aprire nuovi orizzonti. Oltre la soglia Cinzia Lacalamita e Igor Damilano tenevano un corso di scrittura creativa emozionale. Ignoravo gli argomenti che avremmo affrontato, ma ne sono rimasto impressionato e coinvolto, tanto da scatenare la voglia di piegare le linee per trasformale in lettere, ed eccomi qui, già coautore di "Partiamo da qui" (Imprimatur, 2017).
2. Come è nata l’idea di questo libro? In realtà stavamo lavorando ad altro, quando è arrivata la richiesta dei maestri che hanno scelto noi come autori, per la casa editrice Imprimatur, con un soggetto in cui emergono le problematiche del mondo giovanile, in un panorama complicato qual è quello in cui cercano di barcamenarsi. L’accenno voluto ai voucher è per far comprendere quante incognite si trova ad affrontare chi si approccia per la prima volta al mondo del lavoro.
3. Vi siete ispirati a persone che conoscete o i personaggi sono inventati? Sono inventanti, ma abbiamo preso spunto da particolari ed episodi vissuti in prima persona osservando l’ambiente che ci circonda, e interagendo con i giovanissimi che non sono molto diversi da noi alla loro stessa età. Stesse ansie, timori, problematiche, aggravate dal fatto che tutto è diventato più difficile, molte delle certezze che noi adulti avevamo a vent’anni sono state spazzate via dall’evolversi dei tempi. Incertezza è lo specchio in cui si riflettono per trovare uno spazio nel mondo che soddisfi le loro aspettative.
4. Come mai avete scelto di ambientarlo in Calabria? Abbiamo vissuto per oltre un anno sulla costa ionica e abbiamo avuto modo di osservare l’ambiente, non molto diverso da un qualunque posto del sud Italia, la scelta è legata al fatto che qui l’emigrazione in massa è un fenomeno che fa paura. Chi desidera migliorare ha difficoltà a coltivare e realizzare il proprio progetto in Calabria, una regione che soffre del troppo abbandono. Abbiamo cercato di ribaltare il punto di vista, immaginando cosa potrebbe succedere se la scelta fosse diversa, controcorrente, restare piuttosto che partire.
5. Come si riesce a 50 anni a entrare nell’ottica di un ventenne?A parte che i vent’anni li abbiamo vissuti, anche se in tempi diversi, abbiamo approfondito il contatto con i giovani in questa fascia di età anche grazie a delle attività svolte a stretto contatto. Li abbiamo ascoltati spogliandoci dai panni di adulti, senza pregiudizi in un contesto di libero confronto.
6. Alla luce di questa esperienza, secondo voi come vedono il mondo i ragazzi?Come è sempre stato, ci sono i negativi e ci sono i positivi. Molto dipende dal contesto in cui si vive. Quello che abbiamo notato è che spesso basta farli stare in gruppi con atteggiamento propositivo ad annullare le negatività. Per i giovani il gruppo è scuola, è esempio, è modello da imitare. Così come nell’ambito di un’aggregazione sana possono mettere a fuoco la strada da seguire, altrettanto può avvenire in senso distruttivo.
7. Dalla sinossi emerge uno spaccato sui sentimenti, sull’amore, come lo vivono i cinque protagonisti? L’amore travolge, confonde, assorbe totalmente a qualunque età. Questo avviene ai ragazzi protagonisti del romanzo, si troveranno a fare i conti con qualcosa che li cambierà facendoli crescere. L’amore è un banco di prova, dove emergono le fragilità, dove ci si mette a nudo cercando di donare e prendere in maniera totale.
Autori: Beppe Liotta - Loredana MazzoneEdizione: ImprimaturPagine: 160Presso: € 14,00 Voto: 8 e 1/2