A cura di Letizia Cuzzola
“Panni sporchi per Martinengo. Un nuovo caso per l'ispettore privato delle Langhe” (Frilli, 2020) di Fabrizio Borgio ha il sapore del buon vino, non solo per i luoghi in cui è ambientato. Avvolge e va gustato a piccoli sorsi per meglio sentirne le varie note.
«Una famiglia riunita attorno a un tavolo, per il pranzo poteva riscoprire l’affetto che la cementava, oppure l’odio mal sopito che pulsava sotto i sorrisi, come un bubbone pronto a scoppiare alla giusta pressione, guarire col tempo e riformarsi con nuova, malsana materia; covato sotto i freddi abbracci e gli stentati sfioramenti di guance che ambivano a emulare i baci». L’incipit ci addentra quasi subito nel mood della narrazione: l’investigatore privato Giorgio Martinengo partecipa dopo tanti anni a un pranzo di Natale in famiglia, da tradizione come i componenti di quel nucleo cui si sente di non appartenere più tanto ma che saranno i protagonisti dell’intero romanzo. Personaggi descritti con abile maestria per quei vizi o abitudini che li renderanno immediatamente riconoscibili, familiari.
Il nostro investigatore si ritroverà coinvolto in un’indagine in piena regola che ci porterà ad andare in giro per le Langhe, mirando i bricchi coltivati a vigneti e fra i quali, fra un calice di vino e una boccata di veleno, scopriremo gli intrallazzi poco lindi di alcuni dei parenti più prossimi dell’investigatore che:
«Si convinse ancor di più che l’Amore era un alcolico, dava alla testa, poteva mostrarti il mondo sotto una lente arcobaleno come stritolarti senza pieta sotto il tallone della sofferenza e non faceva render conto di quanto idiota fosse in grado di renderti».
Il messaggio di fondo appare chiaro e incarnato, letteralmente e non solo letterariamente, da Giorgio Martinengo che mai perderà di vista l’obiettivo di raggiungere la verità, pur sapendo che questo vorrà dire andare a intaccare, sfibrare fino al cedimento i rapporti con la famiglia d’origine. Colpisce l’integrità del protagonista, capace di agire in nome della giustizia con lucidità ma senza perdere di vista il suo lato umano.
Un buon romanzo accompagnato da una scrittura senza fronzoli innecessari, senza giri di parole ma col sapore del classico senza tempo.
L'autore
Fabrizio Borgio è nato ad Asti nel 1968 e vive a Cistigliole d’Asti. Appassionato di letteratura ha iniziato a scrivere fin da giovanissimo e nel tempo ha coltivato questa sua passione frequentando corsi di scrittura e sceneggiatura.
Il libro
Titolo: Panni sporchi per Martinengo. Un nuovo caso per l'ispettore privato delle Langhe
Editore: Fratelli Frilli Editori
Pagg: 224
Prezzo: 12,90
Voto: Corposo