Marco Iacona
Peanuts. Una storia di lotta e di governo
Algra Editore
Le recensioni in LIBRIrtà
A cura di Anna Cavestri
Ho conosciuto le strisce dei Peanuts sul finire degli anni ’70, leggendo Linus, rivista mensile che per prima, nella metà degli anni ’60 ha cominciato a pubblicarle. Come è chiaro il titolo prende spunto proprio da uno dei personaggi di Schulz. Li ho amati subito e ancora li amo, avvertivo una filosofia, a volte cinica ma simpatica, spesso a me simile, sintetizzata benissimo in un fumetto.
In questo interessante libro di Iacona scopro che nel primo numero pubblicato di Linus si trova "una sorta di chiacchierata a tre: Eco, Vittorini, Del Buono", Oreste Del Buono non riusciva a trovare il lato comico di Charlie Brown e non si divertiva,Vittorini l’ha amato molto, per Eco le storie di Charlie non erano mai noiose, ma arricchiscono la storia.
Ancora scriveranno sui nuovi fumetti Michele Serra, su Repubblica "I Peanuts sono una variazione sul tema della vita di tutti i giorni, della classe media americana", Tondelli , Benni e altri hanno detto la loro. Beh, se grandi scrittori dialogano su un fumetto, forse a quel fumetto si riconosce una certa importanza. Quella dei Peanuts è una storia vasta, tanti sono i personaggi e tutti con una propria identità.
Come dice l’autore rappresentano una società di adulti "formata da ragazzini sotto i 10 anni che chiacchierano come adulti in miniatura..., mostruose riduzioni infantili di tutte le nevrosi di un moderno cittadino della civiltà industriale "( Eco).
La psicologia infantile che rielabora "i mali", li rende teneri ma insopportabili invece rende i grandi.Schulz fa dire ai suoi personaggi il suo sconforto per un mondo che si sta trasformando, diverso da un bel sogno.
Lucy: "non credo che sia giusto portare altri bambini in questo mondo incerto . È il momento sbagliato".
Linus: "cosa vorresti fare di tutti quei bambini allineati in attesa di nascere? Puoi dire di andarsene e di aspettare un altro migliaio di anni?" Vi lascio la curiosità di sapere cosa risponde Lucy che ha una risposta per tutto e per tutti.
Non li trova rivoluzionari Iacona, per niente, perché fanno parte "di un pianeta che non cresce, non muta, non si trasforma", come la classe media americana. E vediamoli descritti più da vicino alcuni: Charlie Brown (personaggio che Schulz definisce autobiografico), padrone di Snoopy. Charlie è un perdente, abituato alle sconfitte ma non rinunciatario, gioca a baseball, insegue aquiloni che tutto fanno fuorché volare, innamorato della ragazzina dai capelli rossi, cova speranza e illusioni e raccoglie delusioni.
È l’ingenuo, il depresso il non compreso, il fallito così lo etichettano le " amichette "In suo aiuto un affettuoso Linus. Vittima designata del mondo femminile a cominciare dai capricci della sorella Sally, dalla stranezza di Piperita Patty, dalla bisbetica Lucy. Charlie, secondo l’autore, rappresenta l’uomo medio a cui non è permesso sognare. Interessante leggere la dettagliata analisi in questo libro del personaggio e le correlazioni con la società. Così come la relazione tra il gioco del baseball ed il gioco della vita. Linus , quello che più di tutti ci ha fatto conoscere la festa di Halloween, le zucche spaventose nella notte dei morti.
E’ lui che scrive al Grande Cocomero, nella speranza di poterlo vedere. Linus è un puro di cuore che crede gli possa accadere. Animo infantile Linus è proprio un personaggio fiabesco. Diventato ormai un modo di dire " la copertina di Linus ", la troviamo sempre con lui, un feticcio, "un vero e proprio oggetto transazionale " Snoopy, il cane dalle sembianze umane, il suo padrone è " il bambino dalla testa tonda " , così chiama Charlie.
Bracchetto bianco lo si vede in tutte le vesti, tennista, surfista, avvocato, chirurgo, scout ecc ecc, finanche mitico Barone rosso che vola nei cieli e convinto scrittore. Un cane ribelle, dorme sul tetto della cuccia e non dentro, autoironico, vanitoso, che nell’ analisi che ne fa Iacona, rappresenta una fetta di quell’America da cui i Peanuts hanno origine. Tanto rivoluzionario è Snoopy tanto è conservatore il suo padrone Charlie. Nell’immaginario collettivo le Noccioline hanno rappresentato una tappa importante, è tuttora sono molto apprezzati, al loro esordio non era immaginabile il loro successo.
I formati classici sono due, la striscia e la tavola a colori.Dapprima un prodotto per quotidiani, poi divulgati come libri. Una disamina interessante che si trova nel libro è quella relativa alla disquisizione di grandi scrittori , alcuni già citati, sul fumetto e la sua importanza letteraria. "....se "poesia " vuole dire capacità di portare tenerezza, pietà, cattiveria a momenti di estrema trasparenza, come se vi passasse attraverso una luce e non si sapesse più di che pasta sian fatte le cose, allora Schulz è un poeta........."( Eco)
L’ultima striscia dei Peanuts viene pubblicata il 3 gennaio 2000, con parole molto commoventi di Schulz che morirà nel sonno il 12 febbraio successivo. In questo saggio, Iacona mostra una visione politicizzata dei personaggi di Schulz. L’utopia del cittadino medio occupa grande spazio , un cittadino che desidera essere quello che non può mai essere, come Snoopy, che crede di essere un eroe.
Titolo: Peanuts. Una storia di lotta e di governo.
Autore: Marco Iacona
Editore: Algra
Pagg.: 60
Prezzo: € 5,00
Voto: 9