A cura di Vincenzo Fazio
Tutte le storie se scritte bene sono bellissime da leggere, se poi una storia è narrata dal punto di vista di una bambina, intenerisce e diventa un capolavoro. Non tutti vi riescono, Marinette Pendola vi è riuscita 22 anni fa, quando pubblicò il libro di cui raccontiamo oggi, con Sellerio, e oggi che ha ceduto i diritti alla sarda Arkadia in collana Eclypse.
Siamo in Tunisia a cavallo degli anni '50. Il movimento di indipendenza della nazione, fa si che molti appartenenti alla collettività italiana abbandonino quella che ormai era la loro patria. la famiglia della protagonista si organizza con l'automobile per raggiungere la capitale Tunisi per poi da lì imbarcarsi per la Sicilia. Durante il tragitto la bambina rivive momenti belli e meno belli trascorsi in quella terra che sente come la Sua Terra. Rivive il piacere di stare assieme ai parenti più stretti, tra zii che gli fanno da genitori, nonni e i genitori reali. Rammenta quando zio che in un periodo particolare, manifestava strani comportamenti, cioè di uscire ad una certa ora per tornare in un'altra specifica e che questo menage era diventata abitudine fin quando la moglie scoprì che si vedeva clandestinamente con una vicina di casa, perché era sbocciata la passione, e la bimba nella sua innocenza non si capacitò della reazione della zia.
Ma tutto non era solo ricordo, tant'è che durante il viaggio in macchina, non potè non vedere un luogo dove un giorno assieme al papà e allo zio trovarono in aperta campagna il guscio di un uovo gigante che sollecitò la meraviglia di tutti i passeggeri al solo pensioro di quale essere vivente avesse potuto produrre una vivanda di quelle dimensioni. Le cavallette, il periodo che studiava, le ricorrenze delle festività o i discorsi che facevano le adulte, specie quelle della mamma che facev con le zie, disquisendo di particolari prettamente femminili o ancora i luoghi di aggregazione con i suoi coetani e le malattie che la investivano con tanta preoccupazione della madre.
Romanzo che è ben scritto, si nota l'alta professionalità della Pendola, che riporta a un certo genere di formazione che stupì nel 2000 quando il romanzo fu pubblicato e che sulla scia di una richiesta dopo più di vent'anni, ha fatto scegliere all'autrice con radici sicule, di consegnarlo nelle mani della potente macchina di produzione di libri Arkadia. Dai romanzi spesso ci aspettiamo, anche se non gialli o thriller, dei colpi di scena che stravolgano tutto. Vuoi perché la scia del fittizio esser bravo di autre, vuoi perché si scegli di non farlo, sta di fatto che senza memorabili exploit, questo romanzo rimane sulla cresta dell'onda pur non scuotendo con colpi eclatanti.
L'autrice
Marinette Pendola è nata e cresciuta in Tunisia, Paese che ha dovuto abbandonare dopo l'indipendenza. Fa parte dei cosiddetti « italiani di Tunisia», una comunità che soprattutto a partire dall'Ottocento si insediò nel Paese nordafricano, impregnando la cultura locale pur mantenendo le sue specificità.
Il libro
Titolo: La riva lontana
Editore: Arkadia
Pagg.: 146
Prezzo: € 15,00
Voto/Valutazione: affascinante